Una poesia scritta con la bicicletta. Così viene definita l’Eroica, l’evento cicloturistico che dal 1997, con successo sempre crescente, fa rivivere sulle strade bianche del Chianti e della Val d’Orcia la magia del ciclismo d’altri tempi. Tra i cinquemila appassionati che domenica inforcheranno la propria bici (rigorosamente d’epoca) per vivere quest’esperienza unica, ci sarà anche , giornalista e scrittore di Angera, nonché co-autore del libro ufficiale dell’Eroica. «Da inviato ho seguito spesso l’evento, mentre come ciclista partecipo per la seconda volta – racconta Franzetti – Farò il percorso medio, quello da 78 km, il più adatto per chi vuole gustarsi con calma il paesaggio, incontrare la gente, fermarsi ai ristori a mangiare qualcosa di buono. Chi invece vuole provare l’impresa e vivere il ciclismo epico degli anni di Girardengo, sceglie il percorso lungo, da 209 km: questi “eroici” partono alle 6 del mattino e rientrano alle 8 di sera».
Oltre alla moglie , Franzetti si porterà dietro un bel gruppo composto da una trentina di amici, tra pedalatori e accompagnatori: «Quasi tutti di Ispra, Besozzo e dintorni – fa sapere – Parteciperanno con le biciclette dell’azienda della mia famiglia, la storica Romeo, quasi tutte degli anni ’70. Io avrò la fortuna di pedalare sulla bici di , ex professionista varesino degli anni ’80: Contini è cresciuto nel settore giovanile con una bici di mio padre, e per quest’occasione mi presterà la sua, con cui ha disputato la stagione 1976: è in acciaio, un po’ retrò ma comodissima, anche più di quelle attuali in carbonio».
Franzetti ci spiega la magia dell’Eroica: «Il clima è spensierato, rilassato. Non dappertutto è così. Prendete una qualsiasi gran fondo: si pensa alla prestazione, c’è esasperazione. All’Eroica no: può anche capitarti di trovare al tuo fianco un ex campione (com’è capitato l’anno scorso con , , ), e scambiarci due chiacchiere. Lì si è tutti uguali: professionisti e amatori, accomunati solo dalla passione per la bicicletta. Alcuni ex campioni si presentano anche in incognito, solo per il gusto di partecipare».
Il giornalista-ciclista racconta un episodio accaduto sulle strade bianche di Toscana: «Pedalando, notai che da una 15 km avevo a ruota una signora che anagraficamente poteva essere mia madre. Lì per lì mi stupii di come una donna non più giovanissima riuscisse a stare incollata alla mia bici. Solo dopo ho scoperto che quella donna era , campionessa italiana negli anni ’60 e ‘70». A proposito di campionesse, a questa edizione dell’Eroica prenderanno parte anche , e la campionessa del mondo .
A pedalare in mezzo agli splendidi paesaggi toscani ci sarà un nutrito gruppo di ciclisti varesini: «L’anno scorso erano un centinaio su cinquemila partecipanti – fa sapere Franzetti – Quest’anno saranno altrettanti, anche se con gli attuali metodi di iscrizione (in cui non è indicata la provenienza) non è possibile stabilire il numero esatto. Ma so che, oltre a noi, sono già pronti gruppi molto numerosi da Malgesso, Somma e altri comuni del Varesotto».
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