L’azienda del futuro comincia a Tradate

Il vero successo di questi primi sei mesi di attività di FaberLab non sta tanto nei numeri, peraltro altissimi, di presenze e di progetti messi in campo, quanto nella sua capacità di ritagliarsi un ruolo di vero e proprio aggregatore neutrale di soggetti diversi.

FaberLab, l’officina digitale creata da Confartigianato Imprese Varese, è riuscita in pochissimo tempo a uscire dai confini del mero servizio associazionistico per le sue imprese, per diventare un vero e proprio incubatore di idee, un luogo che studenti, imprenditori, maker e professionisti hanno sentito proprio.

E da qui sono già nati tanti progetti per l’intero territorio: «Siamo partiti a marzo di quest’anno con un progetto e una speranza – ha spiegato ieri Mauro Colombo, direttore di Confartigianato, alla presentazione dei risultati dei primi sei mesi di attività di FaberLab – e oggi, ben confortati dai numeri e dai risultati, siamo pronti a rilanciare».

Il progetto iniziale si è modificato nel corso dei mesi: le oltre 400 persone che hanno utilizzato il centro di Tradate hanno dimostrato un interesse senza confini. «Non solo imprenditori, ma tanti studenti, neolaureati, giovani, anche semplici cittadini sono entrati in FaberLab».

Tutte persone che hanno deciso di avvicinarsi alle tecnologie digitali «per capirne di più o per testare i loro prodotti, per aprire i loro progetti alle nuove tecnologie». C’è entusiasmo dietro a questo progetto, «tanto che stiamo studiando l’idea di ampliare questa nostra attività: vogliamo espanderci alla base, quindi non solo con un riferimento territoriale, ma lombardo, e stiamo pensando ad un service, da mettere a disposizione di chi ha bisogno di queste tecnologie».

Che piacciono sempre di più: «La domanda da parte delle imprese è molto elevata». E per dare risposta nel tempo a questa domanda e questo fabbisogno di tecnologie digitali FaberLab ha deciso di offrire una chance in più anche agli studenti.

Ieri è stato firmato un accordo con il Liceo Marie Curie di Tradate, per dare l’opportunità agli studenti di seguire corsi specifici, «in grado di fornire loro una formazione tecnica in più, nuove competenze e la possibilità di sperimentare facendo», ha aggiunto Umberto Rega di Confartigianato.

«Questa è l’occasione che noi cercavamo per coltivare le eccellenze dei nostri ragazzi», ha detto Patrizia Neri, dirigente scolastico del Curie: «I ragazzi dei licei in particolare non hanno spesso l’occasione di avvicinarsi al mondo delle imprese in maniera diretta, e noi crediamo che non basti curare l’intelligenza teorica. Per noi la manualità fa parte dell’intelligenza stessa dei nostri studenti».

Gruppi di ragazzi seguiranno nelle prossime settimane corsi di Basic Arduino e di progettazione 3D: un tipo di formazione che sicuramente nel curriculum dei ragazzi darà una marcia in più.

Ma sono tante le prossime attività già in programma: «Andremo avanti con tutta l’attività formativa – ha spiegato Angelo Bongio di FaberLab – e inizieremo poi una serie di workshop verticali di settore: l’edilizia sarà il primo. Coinvolgeremo anche il Politecnico di Milano e apriremo a costruttori, progettisti, architetti».

Ma date le potenzialità di queste tecnologie i workshop verranno studiati anche per altri settori. «E intanto continueremo a costruire eventi formativi per tutte le età e categorie di persone: dai laboratori per bambini ai corsi extra-curricolari per le superiori, fino ai corsi per tecnici e makers».

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