Con la katana contro i carabinieri. «Distruggo tutto e scateno l’inferno»

L’uomo di Induno Olona ha annunciato l’intento al telefono sulle note di Faccetta Nera

«Questa notte distruggo tutto. Questa notte scateno l’inferno». Un messaggio preciso, parole puntuali citate durante una chiamata arrivata alla centrale operativa dei carabinieri nella notte tra mercoledì e giovedì. Una voce maschile decisa, aggressiva e come colonna sonora per rendere forse la chiamata più credibile, minacciosa o inquietante c’era Faccetta Nera sparata a tutto volume.

L’uomo, un indunese di 45 anni, operaio con precedenti alle spalle, si scoprirà poi, non minacciava invano: la sua rivoluzione (di destra?) è però finita con un arresto. Dopo la chiamata, infatti, i militari hanno iniziato immediatamente a verificare la situazione. Una seconda chiamata arrivata alle 3.30 della stessa notte ha permesso di individuare il quarantacinquenne.

A chiamare è stato un agente dell’agenzia di vigilanza Lis che era impegnato in un giro di controllo in via Porro e che ha immediatamente individuato il “ribelle” o “reazionario” che dir si voglia stava mettendo in atto i suoi propositi di distruzione. In realtà chi ha chiamato ha segnalato con esattezza la situazione: non un guerrigliero in azione, ma un vandalo, ne più ne meno di quello, che si stava accanendo contro qualcosa nelle vicinanze di un bancomat.

Il quarantacinquenne, tra l’altro, ha anche minacciato il vigilante che non si è lasciato intimorire chiamando il 112. Il simbolo scelto per denunciare i mali della società, la decadenza del sistema e così via, neanche a dirlo è stata una banca. Non è chiaro se per ragioni ideologiche oppure se l’uomo possa non aver ottenuto ciò che voleva da un istituto di credito. In ogni caso gli istituti di credito recentemente sono entrati nel mirino di chiunque: dagli estremisti, di qualunque fazione, ai normali cittadini e le attuali vicende giudiziarie e di dissesto che rischiano di costare molto ai risparmiatori certo non aiutano.

Quando i carabinieri della stazione di Arcisate hanno raggiunto il quarantacinquenne, l’uomo stava sfasciando la telecamera di videosorveglianza di Ubi Banca a Induno Olona. Se non fosse stato fermato molto probabilmente avrebbe davvero devastato tutto oppure avrebbe potuto cambiare obbiettivo e magari far male a qualcuno. L’uomo era infatti armato.

E non soltanto di mazzetta, strumento già abbastanza pericoloso. L’indunese si era infatti anche preparato un piano d’attacco aspettandosi di venire individuato dalle forze di polizia: alla vista dei carabinieri infatti l’uomo ha deposto la mazzetta con la quale stava vandalizzando la telecamera impugnando invece una katana molto affilata. Come un samurai fascista e forse confuso l’uomo ha fronteggiato i militari impugnando la mitologica arma. Diventando estremamente pericoloso.

È stato bloccato, disarmato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Rischia anche una denuncia per danneggiamento qualora l’istituto bancario presentasse querela. L’arresto è già stato convalidato ieri mattina in sede di direttissima.