– Allarme esche avvelenate a Saltrio: almeno due cani devono averle mangiate e rischiano di morire. A dare l’allarme è uno dei proprietari dei cani quasi uccisi dal veleno che si presume essere stato mescolato a carne o ad altro cibo per essere reso più appetitoso per gli animali. Il punto però è riuscire a capire dove le esche siano state lasciate: il proprietario dello splendido pastore tedesco che l’altro ieri ha iniziato a stare malissimo ha portato il cane a fare una passeggiata nel verde di Saltrio. Zona decisamente ampia.
L’animale ha iniziato a stare male dopo il ritorno a casa quindi individuare con esattezza il punto della passeggiata dove l’animale si è avvelenato è impossibile. La segnalazione è comparsa sulla pagina Facebook “Sei di Saltrio se…” e dell’episodio saranno informate anche le autorità competenti affinchè vengano eseguiti dei controlli.
È probabile che le esche vengano utilizzate per uccidere animali selvatici. Ma il loro utilizzo è comunque vietato dalla legge e chi, infischiandosene delle norme,
le usa lo stesso è perfettamente consapevole che quelle esche possono essere mangiate da cani o gatti o altri animali domestici causandone la morte. Per questo è necessario che le autorità controllino il territorio. Intanto su “Sei di Saltrio se…” si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà nei confronti dei cani che lottano per la vita. Cucciolone è la parola più frequente. La speranza è che i cani che hanno ingerito le esche possano sopravvivere. Parallela corre una campagna contro chi usa le esche definiti «bastardi» con inviti ad individuarli e far loro provare lo stesso trattamento.
Il fenomeno è purtroppo sempre più frequente. Casi analoghi si sono registrati in tutta la provincia. E se nelle zone rurali gli avvelenatoti puntano a tenere lontani animali che potrebbero distruggere le coltivazioni o causare danni negli allevamenti di animali, nelle città il veleno viene spesso utilizzato nelle aree degradate per tenere lontani i topi. Sono tutti comportamenti al di fuori della legge i cui responsabili una volta individuati rischiano di incappare in sanzioni decisamente importanti.
Nonostante questo la pratica prosegue e i nostri amici a quattro zampe sono in pericolo. Le segnalazioni diffuse sui social puntano proprio a questo: ad allertare tutti a fare attenzioni cercando di creare una mappa di luoghi a rischio che possano essere controllati e bonificati.