Oggi, quando si parla di acido ialuronico, lo si associa immediatamente alle più avanzate terapie antirughe e alle nuove frontiere della dermoestetica.
Anche se le proprietà anti-age di questa molecola hanno portato una grande rivoluzione in campo estetico, l’acido ialuronico trova numerose ed efficaci applicazioni in molti altri ambiti medici e terapeutici. In particolare sulle articolazioni ha un effetto lubrificante ed è in grado di assorbire gli urti – effetto shock absorber, riducendo così i traumi a carico di questo apparato.
L’impiego dell’acido ialuronico in artrologia è molto frequente. L’acido ialuronico si trova naturalmente nelle articolazioni e in altre parti del corpo. L’artrosi è, come noto, una delle patologie più comuni a carico delle articolazioni che colpisce la cartilagine, provocando lesioni e dolore. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa il 25% degli adulti sopra i 25 anni ne è affetto.
L’artrosi è una malattia cronica degenerativa e disabilitante che incide molto negativamente sulla qualità della vita, sulle possibilità di relazione e sui costi assistenziali.
In sostanza, l’artrosi porta alla progressiva alterazione delle componenti anatomiche che formano le articolazioni. Interessa le vertebre (il rachide) e le articolazioni degli arti ed è caratterizzata dalla perdita della cartilagine articolare, che viene sostituita da nuovo tessuto osseo; ciò provoca dolore e una limitazione nei movimenti.
Le articolazioni si comportano come ingranaggi, funzionano meglio se sono ben lubrificate. Nei pazienti affetti da artrosi si verifica una marcata riduzione delle capacità viscoelastiche del liquido sinoviale, la sostanza fluida che bagna le superfici articolari e che agisce come lubrificante, riducendo l’attrito tra le ossa; inoltre questo liquido agisce da cuscinetto, assorbendo gli urti e proteggendo la cartilagine dall’usura.
Il liquido sinoviale agisce anche come un ammortizzatore. L’acido ialuronico è una sostanza fondamentale contenuta nel liquido sinoviale,
ma la sua concentrazione si riduce nei pazienti con artrosi. La perdita di acido ialuronico contribuisce a dare rigidità e dolore articolare al ginocchio.
Tra le terapie oggi maggiormente impiegate vi sono le iniezioni intra-articolari con acido ialuronico. Questo approccio, nato con l’obiettivo primario di diminuire la sintomatologia dolorosa, si è poi dimostrato efficace sia a livello terapeutico per coloro che sono affetti da patologie osteoarticolari, sia a livello preventivo, come nel caso degli sportivi le cui articolazioni sono sottoposte a ripetuti sforzi e sollecitazioni.
Il successo della terapia infiltrativa si fonda sulle spiccate proprietà viscoelastiche dell’acido ialuronico che, non solo sostituisce, ma stimola la risposta di lubrificazione e ammortizzazione del liquido sinoviale. Inoltre, ha un ruolo protettivo nei confronti dei tessuti e limita l’infiammazione.
L’utilizzo più frequente è nel trattamento dell’artrosi del ginocchio, ma può essere anche iniettato tra il polso e la mano per la rizoartrosi o nell’anca per la coxartrosi. Questa patologia, insieme ad altre malattie dell’area osteoarticolare, costituisce uno dei principali campi di applicazione delle terapie a base di acido ialuronico prodotte da Fidia Farmaceutici, prima azienda in Italia e nel mondo, pioniera nello sviluppo di prodotti e medical device a base di acido ialuronico, 100% made in Italy.