Londra, 2 nov. (TMNews) – L’Alta Corte di Londra ha dato il via libera all’estradizione di Julian Assange in Svezia, dove il fondatore di WikiLeaks è accusato di stupro e aggressione sessuale. Gli avvocati dell’australiano 40enne, tuttavia, hanno già annunciato che faranno nuovamente ricorso davanti alla Corte Suprema.
Assange è arrivato in tribunale questa mattina in abito blu scuro con un papavero all’occhiello (per ricordare i caduti in guerra, ndr). Ad acclamarlo al suo arrivo una folla di sostenitori, che hanno appeso ai cancelli del tribunale dei cartelli nei quali chiedono la sua liberazione.
I due giudici incaricati del dossier hanno respinto gli argomenti della difesa, secondo la quale l’estradizione dell’australiano è “ingiusta e contraria alla legge”. E’ stata così confermata la sentenza emessa a febbraio.
Gli avvocati di Assange hanno ora 14 giorni di tempo per portare il caso alla più alta istanza del Regno Unito, con la motivazione che esso sollevi una questione di interesse pubblico.
Assange, che in Svezia dovrà rispondere di stupro e aggressione sessuale nei confronti di due donne svedesi, è stato arrestato nel dicembre scorso a Londra, in virtù di un mandato di cattura europeo spiccato da Stoccolma, prima di essere posto agli arresti domiciliari nella casa di un amico, a due ore dalla capitale britannica. L’arresto avvenne mentre WikiLeaks pubblicava migliaia di documenti diplomatici americani riservati; Assange, ha sempre negato le accuse, sostenendo che le due donne erano consenzienti e che si tratta di una vicenda a sfondo politico.
Cuc
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