BRISSAGO VALTRAVAGLIA Può un operaio di soli 34 anni girare in Audi, alternandosi, a seconda delle esigenze di trasporto, alla guida del mega suv Q7 o della superfamiliare A6? No, non può, e difatti il nostro non era più un operaio quando ha acquistato quei beni di lusso, che di questi tempi nemmeno un professionista.
Semplicemente, si era dimesso poco prima dalla sua ditta perché era diventato un milionario. Ora può permettersi di non lavorare più, di girare appunto con berline lussuose e in definitiva di vivere una vita da autentico nababbo. Fin qui nessun problema, se non fosse che ha dovuto in qualche modo giustificare quella fortuna. Sì, perché a dispetto degli accorgimenti che aveva preso per non lasciare traccia della sua improvvisa ricchezza, compresa la furbata di trasferirsi in Svizzera, alla Guardia di finanza sono arrivate diverse segnalazioni di operazioni sospette sulla base della normativa antiriciclaggio: numerosi bonifici a suo nome per cifre con uno o due zeri di troppo rispetto al suo reddito noto.
E allora si è arrivati a scoprire che la persona in questione aveva beneficiato di una grossa vincita su un sito web di poker on line: quasi sei milioni di euro. Peccato che non avesse dichiarato nulla al fisco, e che quel sito, il cui dominio risulta registrato in Gran Bretagna, non fosse autorizzato dal monopolio di Stato, che permette appunto il gioco legale e che tassa le vincite a monte, come in tutti i giochi e i concorsi a pronostici legali.
Così le Fiamme gialle della compagnia di Luino, che hanno scoperto l’origine della sua fortuna, lo hanno denunciato per gioco d’azzardo ed evasione fiscale e, a seguito di un decreto emesso dal tribunale di Varese, gli hanno pure sequestrato le due lussuose berline e un appartamento; un provvedimento chiesto dal pm Massimo Baraldo, a garanzia del suo ingente debito col fisco, oltre due milioni e mezzo di euro. Più la multa.
Un colpo grosso, insomma: «Abbiamo accertato che l’uomo aveva iniziato a giocare nel 2007 – spiega il capitano Paolo Masciocchi – e che aveva sicuramente manifestato grandi abilità. Ma il botto gli sarebbe riuscito in un solo colpo. Una vincita che gli ha cambiato la vita, sulla quale però non ha mai provveduto a pagare le tasse dovute».
Quando lo farà, gli resterà comunque nelle mani almeno la metà della somma vinta: abbastanza per continuare a vivere senza lavorare.
s.bartolini
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