Udine, 9 feb. (Apcom) – “Al momento non abbiamo alcun elemento
che ci faccia convincere che la sentenza debba essere interrotta.
Eseguire la sentenza è un obbligo di legge”. Lo ha ribadito il
procuratore generale presso la corte d’appello di trieste,
Beniamino Deidda, riferendosi all’esecuzione della sentenza della
Corte d’Appello di Milano che permette il protocollo di
sospensione di alimentazione e idratazione di Eluana Englaro.
Il procuratore ha quindi sottolineato di non avere finora
notizia di nessuna irregolarità e che la sentenza va eseguita.
“Siccome il protocollo che attua la sentenza è molto rigoroso –
ha aggiunto il magistrato – bisognerebbe verificare che il
protocollo non sia seguito”, chiarendo inoltre che non c’è alcuna
ragione per cui il protocollo possa essere interrotto. “Rispetto
ad alcuni giorni fa io non ho nulla da aggiungere”, ha concluso.
Bnz
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