Roma, 11 dic. (TMNews) – Dura condanna del ministro dell’Interno
Annamaria Cancellieri a quella che il ministro stesso bolla come “spedizione punitiva”, avvenuta al campo rom del quartiere le Vallette di Torino, dopo la denuncia di uno stupro inventato da parte di una ragazzina di 16 anni: “Nulla può giustificare” quell’assalto, avverte Cancellieri e “non faremo passare l’idea che la violenza sia la strada per scaricare tensioni sociali, stati di disagio, arretratezza culturale”.
“Non si fa giustizia da soli. E, nel caso dell’assalto al campo rom di Torino, è una ‘ingiustizia fatta da soli'”, dichiara il ministro, sottolineando: “Nulla, neppure la rabbia, l’emarginazione, i pregiudizi, possono giustificare episodi come quello che è successo sabato sera alle Vallette. A nessuno deve passare per la testa che i problemi si risolvono con la violenza. Meno che mai con la violenza nei confronti del ‘diverso’, dello ‘straniero'”.
“Torino – aggiunge Cancellieri – è la città che, da sempre, ha dato esempio concreto di convivenza civile che non si identifica in quel manipolo che ha incendiato la casa dei rom. Per questo, condannando l’episodio di sabato sera, si condanna ogni azione violenta, giustizialista, razzista in qualsiasi parte del Paese”. Il ministro non fa sconti e avverte: “Non può, non deve e non faremo passare l’idea che c’è qualcuno, o qualche gruppo, che sta al di sopra di altri. Non può, non deve e non faremo passare l’idea che la violenza sia la strada per scaricare tensioni sociali, stati di disagio, arretratezza culturale”. E – conclude – “con la presenza dello Stato, con l’educazione, con la cultura, con la solidarietà, dobbiamo cancellare il concetto stesso di ‘spedizioni punitive’, espressione che deve restare relegata ai libri di storia.”
Gtu
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