Fagnano Olona «Sì sono stato io». Mario Fiordimondo, il fagnanese di 21 anni arrestato venerdì per l’omicidio volontario di Patrizio Castiglioni, operaio di 51 anni anche lui residente a Fagnano, ha ammesso ogni addebito ieri mattina avanti al gip di Busto Arsizio Maria Greca Zoncu nel corso dell’udienza di convalida.
Ascoltato in carcere il giovane, è apparso calmo e non turbato (almeno all’apparenza) dall’accaduto. Ha ammesso di aver ucciso un uomo sferrandogli due coltellate alla schiena; una ha raggiunto il fegato di Castiglioni causando la morte per emorragia. La vittima, colpita intorno alle 14 di venerdì dopo una violenta lite che ha visto almeno cinque protagonisti sul campo, è morto intorno alle 22 dello stesso giorno dopo essere stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico durato quattro ore. Fiordimondo ieri ha ammesso di aver ucciso, senza lacrime o pentimenti, senza choc apparente, ma non ha detto nulla.
Non ha fornito alcuna motivazione sul perché del suo gesto. Ha parlato del famoso debito; circa 130 euro, che Alberto Castiglioni, 24 anni, figlio della vittima, avrebbe contratto con Daniele G., zio di Fiordimondo, senza però specificare a quale titolo quei soldi sono passati di mano. Pare che dietro a quella cifra irrisoria costata la vita ad un uomo ci fosse un telefonino. Tuttavia Castiglioni figlio dichiara che lui non doveva nulla a tale Daniele G.
Semmai era il contrario: Daniele G., residente in via Pasolini a Fagnano dove il delitto si è consumato, gli avrebbe preso quei soldi (e la circostanza non viene chiarita nemmeno in questo caso) cominciando poi a insultare telefonicamente la sua famiglia per farsi dare altro denaro.
Fiordimondo, in ogni caso, per il momento non parla; ha detto di aver ucciso ma, del resto, ad accusarlo ci sono diversi testimoni tra cui il fratello maggiore che, prima dell’accoltellamento, si era azzuffato con Castiglioni padre e figlio. Mentre Daniele G., che pare abbia chiamato in rinforzo i Fiordimondo alla vista di Patrizio Castiglioni venuto per dirgli di smetterla di infastidire la sua famiglia, mentre tutto accadeva non è mai uscito dalla sua abitazione.
Simona Carnaghi
f.artina
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