Roma, 17 dic. (TMNews) – “La Chiesa paga l’Ici”. Lo ribadisce il cardinale Angelo Bagnasco in un’intervista al Corriere della sera nella quale giudica le critiche “frutto di ignoranza o malafede” e precisando che “un vescovo guadagna 1300 euro al mese”.
“Le tasse non sono un optional – spiega il presidente della Cei – l’esenzione dell’Ici per talune categorie di enti e di attività non è un privilegio. E’ il riconoscimento del valore sociale dell’attività che viene esentata e che non riguarda solo la Chiesa ma anche altre confessioni religiose e una miriade di realtà no profit”.
“Si tratta di chiedersi, ma qui credo che il consenso sia più
vasto di quel che si creda, aggiunge Bagnasco – se il mondo della solidarietà debba essere tassato al pari di quello del business. A chi fa concorrenza una mensa per i poveri piuottosto che un campetto di calcio dell’oratorio? In ogni caso, ripeto: siamo disposti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti, con riferimento a tutto il mondo dei soggetti e delle attivita’ non profit oggetto dell’attuale esenzione”. Infine il presidente dei vescovi puntualizza: “Ho letto che la Chiesa riceve 1 miliardo di euro, spendiamo 350 milioni per gli stipendi e il resto è cresta…Ma un vescovo guadagna 1300 euro al mese”.
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