Rubò la borsa a Lady Maroni Raffica di spari contro di lui

È vivo per miracolo  Ronny Weiss, l’uomo condannato in primo grado per aver rubato, nel novembre del 2010 a Lozza, la borsetta sull’auto di Emilia Maroni, moglie dell’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

L’uomo, insieme a un’altra persona, è stato oggetto di un duplice tentato omicidio qualche minuto dopo le 23 di mercoledì al quartiere Ceredo di Seregno (Monza). In viale Tiziano la loro Bmw serie 6 è stata raggiunta da otto colpi d’arma da fuoco esplosi da una pistola calibro 9. Gli occupanti, Antony Labbate trentenne di Seveso e Ronny Weiss ventenne di Trezzo sull’Adda, nomadi e noti alle forze dell’ordine, si sono miracolosamente salvati.
 
Il killer uscito dal buio del parchetto ha colpito la parte interiore della macchina,

ha mandato in frantumi il finestrino lato conducente, dov’era seduto Labbate, che è rimasto ferito al collo in due punti. Scappati a tutta velocità dal luogo dell’agguato, i due amici si sono poi scambiati i posti a sedere e Weiss ha guidato l’auto sino all’ospedale di Desio, dove Labbate è rimasto ricoverato sino all’altro pomeriggio.

Da qui è scattata la segnalazione ai carabinieri e sono partite le indagini dei militari della compagnia di Seregno. Sul luogo del duplice tentato omicidio è sopraggiunto il comandante della compagnia, il capitano Luigi Spenga, insieme agli uomini dell’Arma delle stazioni di Seregno, Meda, Giussano e del nucleo operativo. Le indagini vanno nella direzione di un regolamento di conti nell’ambito della microcriminalità comune.

Le vittime del tentato omicidio, come si diceva, sono Antony Labbate, trentenne, nomade, disoccupato, noto alle forze dell’ordine e Ronny Weiss, vent’anni, nomade, domiciliato a Trezzo sull’Adda e salito agli onori della cronaca per aver rubato la borsa alla moglie dell’ex ministro Roberto Maroni. Antony, rimasto ferito in seguito all’agguato, è residente in un campo nomadi a Seveso alle spalle del cimitero. Labbate è un personaggio già noto alle forze dell’ordine, sino al novembre scorso era agli arresti domiciliari. Il giovane Weiss invece, illeso dopo la sparatoria, nel novembre del 2010 aveva rubato la borsa dall’auto della moglie dell’ex ministro Maroni, parcheggiata davanti al cimitero di Lozza. Un reato per il quale è stato condannato in primo grado nell’ottobre scorso.

b.melazzini

© riproduzione riservata