Vergiate, colpo della banda delle slot Macchinette rubate al circolo di Corgeno

VERGIATE Macchinette a ruba al Circolo di Corgeno: nella notte tra giovedì e venerdì, infatti, i ladri hanno asportato due macchinette e una gettoniera. Si tratta dell’ennesimo colpo messo a segno dalla banda delle slot machine, il gruppo di professionisti dello scasso che da alcune settimane a questa parte sta martellando senza sosta i locali, i bar e i tabacchini della provincia di Varese.

Quello di Corgeno, nel Circolo di via Rosselli, è stato solo l’ultimo episodio, in ordine di tempo, di una lunghissima serie di furti di videopoker. Una sequenza impressionante che sembra non avere fine. La ricostruzione della dinamica del fatto è abbastanza chiara e ricalca un copione collaudato.

I ladri, stando alle prime informazioni, hanno spaccato la porta antipanico che sta sul retro utilizzando una leverina, un piede di porco o qualche altro attrezzo da scasso. Dopo aver forzato l’accesso, i ladri sono entrati nel locale a caccia di contanti. In pochi istanti si sono diretti verso gli impianti elettronici. Seguendo un canovaccio ormai consolidato i professionisti delle slot hanno asportato le macchinette, due videopoker e una gettoniera, trasferendole all’esterno molto rapidamente, prima di caricarle su un furgone. Dopodiché sono fuggiti e in qualche posto riparato, forse neanche tanto distante dal Circolo, i ladri si sono dati da fare smantellando gli impianti elettronici e saccheggiandoli. Infine se le sono svignata facendo perdere le proprie tracce e abbandonando il territorio di Vergiate, imboccando molto probabilmente le veloci strade di scorrimento che tagliano la frazione di Corgeno.

Al momento non è stata ancora effettuata una quantificazione precisa della refurtiva, anche se secondo una prima stima il malloppo potrebbe ammontare ad alcune migliaia di euro in contanti. Solo dai successivi accertamenti potrà essere definita con precisione l’entità del bottino. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri. Gli investigatori stanno cercando di mettere insieme tutti gli elementi utili per risalire in tempi brevi all’identità dei responsabili.

Pino Vaccaro

s.affolti

© riproduzione riservata