PORTO CERESIO Dramma a Porto Ceresio, il lago restituisce un cadavere. Macabro rinvenimento poco prima delle 15 di oggi sul lungolago a Porto Ceresio. A essere rinvenuto è il corpo di una donna – si tratta di una badante russa di 62 anni – che galleggiava a tre metri di profondità. La vittima, che aveva una corda legata intorno al collo, è stata identificata grazie a un documento che portava con sè.
Il giallo è ancora difficile da dipanare. Perché come la badante sia finita nel lago Ceresio resta un mistero. Caduta accidentale, gesto volontario o dell’altro: questi gli scenari al vaglio degli inquirenti. A giudicare da una prima analisi, il corpo era nell’acqua non da brevissimo tempo.
Il recupero del cadavere è stato ultimato intorno alle 16, grazie all’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Como, arrivati a Porto Ceresio con l’elicottero. Su richiesta dei colleghi di Varese, intervenuti per primi e impegnati a fondo anche nelle perlustrazioni del tratto di lago alla ricerca di altri indizi ed eventuali effetti personali, e dei carabinieri della stazione locale incaricati delle indagini, coordinate dalla Procura di Varese e dal sostituto Agostino Abate. L’obiettivo, infatti, è quello di far piena luce sulla data della morte e le sue cause. Perché gli inquirenti, al momento, pur considerando privilegiata l’ipotesi di un gesto volontario non escludono alcuna ipotesi. Importanti in questo senso saranno i risultati dell’autopsia.
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b.melazzini
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