VENEGONO SUPERIORE Macché usura, al massimo ci fu qualche minaccia di poco conto.
Il tribunale di Varese ha assolto dal reato di usura Brenno Battaglia, 45 anni di Cittiglio e la compagna Marianna Porro, 38 anni di Varese, ma entrambi domiciliati a Venegono Superiore (difesi dall’avvocato Antonio Battaglia). Lo stesso pubblico ministero Luca Petrucci aveva chiesto il proscioglimento, evidenziando come del presunto reato non ci fosse lo straccio di una prova.
Alla fine Battaglia ha ricevuto sì una condanna, ma solo per minacce: 15 giorni di reclusione, già convertiti in una pena pecuniaria.
La sedicente vittima dello strozzinaggio è un geometra varesino, socio della coppia. Secondo le accuse, Battaglia e Porro per conto di un fantomatico mister X (mai identificato) avrebbero prestato 10 mila euro al geometra, salvo poi chiedergli indietro il capitale con l’aggiunta di interessi usurari pari al 15% mensili. Un vero e proprio strozzinaggio, tanto che già al luglio 2009 il geometra avrebbe versato ai suoi creditori ben 38.500 euro. Per ritenere saldato il debito, Battaglia e Porro avrebbero tuttavia preteso altri 8mila euro di interessi, oltre ai 10 mila euro iniziali. In pegno il geometra avrebbe lasciato alla coppia la sua “stazione” per effettuare rilievi di marca Leica (per un valore di circa 35mila euro) e un ricevitore Gps.
Di tutto ciò non è però stata data prova alcuna (e il geometra adesso potrebbe essere accusato di calunnia). Resta anche da capire il destino del ricevitore Gps: verrà dissequestrato non appena sarà stata stabilità con esattezza la proprietà.
e.romano
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