TRADATE La Seprio vuole le chiavi della biblioteca Frera e di Villa Truffini.
Il braccio di ferro tra la Sps e il Comune di Tradate sta assumendo toni sempre più grotteschi. Due settimane fa la società patrimoniale di proprietà del Comune (la Seprio) aveva chiesto al Comune stesso il pagamento di oltre 13 milioni di euro per appianare i debiti contratti nel corso degli anni. Una richiesta a cui il Comune ha già risposto picche.
Venerdì mattina l’ufficiale giudiziario si è nuovamente presentato in municipio con una seconda diffida stragiudiziale ad adempiere, sempre su mandato della Seprio, per imporre al Municipio la restituzione delle chiavi di Villa Truffini e della biblioteca Frera.
Una richiesta che trae origine proprio dal discusso conferimento a titolo oneroso architettato dalla passata amministrazione sul finire del 2010, quando il Comune vendette i due immobili (per 6,8 milioni di euro) alla propria patrimoniale.
Un’operazione portata a termine su precisa volontà di una parte della giunta, pensata per far entrare liquidità nelle casse comunali e rispettare (aggirandolo) il patto di stabilità.
L’Amministrazione risponde con ironia: «Ci hanno chiesto le chiavi – dice il sindaco Laura Cavalotti – ma purtroppo le chiavi non si trovano, abbiamo aperto tutti i cassetti, ma proprio non ci sono».
Chiaramente la vicenda non può essere liquidata con una battuta, anche se è evidente che il comune non ha nessuna intenzione di adempiere alla richiesta: «Ci hanno chiesto le chiavi entro 15 giorni perché effettivamente sono proprietari degli immobili in questione – continua il sindaco – ma ci risulta che non abbiano ancora provveduto al pagamento dell’intera somma. Aspettiamo ancora 1 milione e 400 mila euro a completamento della cifra pattuita».
e.romano
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