Il Parkinson colpisce i giovani: qui più della media nazionale

Tremila casi in Bergamasca. Trecento nuove prime diagnosi all’anno. Sono i numeri del Parkinson nella nostra provincia, una malattia neurodegenerativa che colpisce mediamente intorno ai 60 anni (le donne superano gli uomini) con un’aggressività nei soggetti più giovani (anche sotto i 40 anni) che a Bergamo è superiore alla media nazionale.

La distribuzione dei malati non è omogenea su tutto il territorio. Le zone più interessate riguardano l’alta Valle Brembana e Seriana, l’alto Sebino e il Monte Bronzone e infine la città con i comuni limitrofi.

Contesti territoriali caratterizzati da un’alta concentrazione di anziani. Per le regioni montane anche i fattori ereditari (famiglie stanziali che tramandano un determinato pattern genetico) possono spiegare l’elevata incidenza del Parkinson.

È la sintesi della ricerca epidemiologica condotta dall’Asl di Bergamo pronta in questi giorni a firmare una delibera che segni lo start up di un percorso di rete diagnostica, terapeutica, assistenziale e riabilitativa nell’affrontare il Parkinson all’interno del nostro sistema sanitario tra i più efficienti nello sperimentare sul fronte terapeutico nuove tecnologie e nel settare originali progetti di ricerca scientifica.

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r.clemente

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