VARESE Rimborsopoli si allarga ai gruppi di opposizione: ieri notificati 29 avvisi di garanzia, per tutti il reato ipotizzato è quello di peculato. Nel mirino i rimborsi di Pd, Sel, Idv, Udc e Pensionati: indagati i capigruppo Luca Gaffuri (Pd), Chiara Cremonesi (Sel), Stefano Zamponi (Idv), Gianmarco Quadrini (Udc) ed Elisabetta Fatuzzo (Pensionati).
Sotto controllo anche i conti di tre varesini: i consiglieri regionali uscenti del Pd Alessandro Alfieri e Stefano Tosi, e l’ex
consigliere regionale Pd Giuseppe Adamoli. Il periodo preso in esame dai militari della guardia di finanza di Milano va dal 2008 al 2012: in sintesi le ultime due legislature.
Dei 29 indagati soltanto 22 però hanno ricevuto l’invito a comparire davanti ai magistrati del pool guidato dal pm milanese Alfredo Robledo; tra i sette che non dovranno giustificare la loro posizione davanti ai sostituti procuratori c’è anche il varesino Tosi, per loro si parla già di archiviazione.
A lui, nella tarda serata di ieri, non hanno notificato alcun invito a comparire: «Sono estremamente tranquillo – spiega l’interessato – Non mi è stata formalizzata alcuna contestazione specifica. Non mi vengono contestate cifre, in sintesi». Anche perché Tosi, come Alfieri, nello scorso dicembre e in tempi non sospetti, avevano reso pubblici i loro rimborsi così come il gruppo consiliare del Pd aveva pubblicato le spese sostenute alla voce trasparenza della propria pagina web.
Molto tranquillo anche Alfieri: «Ho ricevuto dalla magistratura milanese l’invito a comparire nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi ai consiglieri regionali – spiega in una nota – Mi vengono contestate spese per circa cinquemila euro nei tre anni di mandato, per una media di circa 150 euro al mese. Si tratta di spese legate a due convegni istituzionali e di pranzi con amministratori locali, giornalisti e altre persone che ho incontrato nell’ambito delle mie attività istituzionali. Confermo la mia disponibilità a chiarire nelle sedi opportune la coerenza di quanto mi viene chiesto di spiegare».
Di cifre, per ora, preferisce invece non parlare Giuseppe Adamoli: «Chiarirò prima la mia posizione davanti ai magistrati – spiega – Il periodo preso in esame per i miei rimborsi va dal 2008 al 2010, all’epoca in cui ero presidente della Consulta Statuto e periodo durante il quale ho lavorato tantissimo. Sono sereno, si tratta di spese esclusivamente istituzionali rimborsate nel rispetto della legge come potrò dimostrare senza problemi».
s.bartolini
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