«E’ vero, non cerco frontalieri ma solo per motivi legali»

Lavena Ponte Tresa «Nessuna discriminazione». Parola di Giancarlo Dormizzi, titolare della società di intermediazione assicurativa «Dormizzi & Co.», di Montagnola in Canton Ticino. Perché la precisazione «No frontalieri», apparsa accanto all’offerta di lavoro per la ricerca di due consulenti non è assolutamente legata alla politica. Seppur rilanciata dal MattinOnline, il quotidiano digitale della Lega dei Ticinesi e indicata «come esempio da seguire», non ha nulla a che fare con qualsivoglia battaglia contro i frontalieri. Lo vuole ribadire con forza Dormizzi.

«Il motivo è molto semplice – chiarisce Giancarlo Dormizzi – Per la nostra filosofia aziendale pretendiamo che tutti i nostri dipendenti abbiano le dovute certificazioni previste dal Codice elvetico delle obbligazioni in materia assicurativa. Certificazioni che vengono rilasciate dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari solo ai residenti. E avere tutti i dipendenti con le certificazioni a posto è una questione di correttezza verso i nostri clienti, che ripongono in noi fiducia». Senza quelle certificazioni, così, non è possibile lavorare per la «Dormizzi & Co.».
Ecco perché, secondo la società, è stato specificato che non si sarebbero accettate candidature di frontalieri. «Essendo persone che vivono all’estero – precisa infatti Dormizzi – non possono ottenere le certificazioni necessarie per svolgere questo tipo di professione. E così, giocoforza, non possiamo prendere in considerazione il loro curriculum. Era quindi giusto specificarlo nell’annuncio». Ed è questo il motivo tecnico all’origine della specificazione «No frontalieri» apparsa sull’annuncio. «Io – conclude Giancarlo Dormizzi – sono Italiano, originario di Roma. Ma vivo e lavoro in Ticino da 3 anni. Perché è proprio la residenza la condizione fondamentale per questo tipo di attività».
A. Pag.

f.artina

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