Mosca, 9 feb. (Apcom) – Il rublo vale meno, e tra le conseguenze
per i russi c’è anche il rischio di vedere ‘oscurati’ i canali Tv
stranieri a pagamento. Gli operatori via cavo hanno chiesto ai
fornitori esteri sconti sul pagamento (in dollari) dei contenuti,
paventando enormi perdite – per la valuta troppo debole – e
quindi la forzata interruzione della radiodiffusione.
Per prima ha apertamente espresso preoccupazioni la società
“Akado”, controllata da “Renova” del magnate Viktor Vekselberg:
la compagnia sarebbe pronta a fermare la diffusione di alcuni
canali del gruppo Discovery, a meno di nuove condizioni di
pagamento da parte di Media Broadcasting Group (MBG).
Negoziati analoghi riguardano operatori come “Telecomunicazioni
nazionali”, “ER-Telecom” e “Stream”, che offrono via cavo 160
canali ai russi, in particolare, Eurosport, National Geographic,
World Music Channel, Fashion TV, BBC World, CNN International,
Blue Hustler e molti altri.
Secondo stime preliminari di IKS-Consulting, nel 2008 in Russia,
ci sono stati 17,5 milioni di abbonati della pay-TV. Il mercato
valeva 960 milioni di dollari.
Cgi
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