Una truffa da 13 milioni di euro In tribunale sfilano otto indagati

SOLBIATE OLONA – Un dipendente che riesce a far uscire dalle casse della sua azienda quasi 13 milioni di euro. E che una volta scoperto, convocato dai superiori per giustificare il proprio operato, risponde che deve prima andare a prendere i figli a scuola. «Torno subito». E non si fa più vedere. Sono questi gli elementi salienti della truffa subita tra il 2000 e il 2004 dalla General Vending spa di Solbiate Olona, azienda leader nella produzione di distributori di caffè e snack.

Oggi, nel tribunale di Busto Arsizio si è tenuta una delle ultime udienze del processo che vede coinvolte le ultime otto persone indagate per la truffa. Sarebbero state loro ad aiutare Mauro Pompeo Bonfanti, al tempo funzionario amministrativo della società, a riciclare i soldi sottratti dall’azienda. Per Mario Maggi, considerato il responsabile delle attività di riciclaggio dei soldi sottratti, il pm Nadia Calcaterra ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione. Per altri due imputati, la richiesta è stata di quattro anni. Per tutti e tre 10 mila euro di multa. Una ventina le persone che furono coinvolte in questo processo. Più della metà ha scelto un rito alternativo.

Per gli altri cinque imputati a processo il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione. L’avvocato di parte civile Miriam Dondi ha poi chiesto il risarcimento del danno, quantificato in 12 milioni di euro. Con una previsionale di sei milioni da pagare subito. Da parte dei legali degli imputati, che hanno iniziato ieri le loro arringhe difensive, il reato non sarebbe quello di riciclaggio, ma di truffa. Reato che, a più di sette anni dai fatti, sarebbe già prescritto.

Tra il 2000 e il 2004 Mauro Pompeo Bonfanti fabbricò ricevute bancarie fasulle intestate a società compiacenti e, grazie al possesso dei codici del remote banking della General, autorizzò i pagamenti delle riba stesse. In sintesi Bonfanti emetteva e faceva pagare alla società per la quale lavorava conti intestati ad altre ditte coinvolte nel gioco, che però non avevano mai fornito servizi di alcun genere alla spa solbiatese. Si torna in aula a inizio maggio.
Tiziano Scolari

b.melazzini

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