PONTIDA Pontida, un raduno che inizia nel 1990. E che, salvo qualche eccezione, non ha mai mancato un anno.
Ma all’inizio erano in pochi a seguire Umberto Bossi sul sacro pratone che vide, nel 1167, il giuramento dei Comuni della Lega Lombarda. Max Ferrari, militante dal 1989, storico direttore di Telepadania fino al 2006, ricorda con commozione i primi passi di una Lega che non conosceva divisioni ed era all’inizio delle proprie battaglie.
Ferrari ha vissuto la sua prima Pontida nel 1990,
ovvero la prima edizione ufficiale. «Ai tempi eravamo in pochi – racconta – il pienone sarebbe arrivato subito dopo, tra il ’91 e il ’92. Ma erano bei tempi. E i discorsi di Bossi infiammavano i cuori».
Il prato era più ampio, e quando nel giro di pochi anni la Lega ebbe maggiore seguito, lo spazio quasi non bastava comunque. «I partecipanti erano tantissimi a partire dalla metà degli anni Novanta. Non ci si muoveva. E il clima che si respirava era veramente bello». Ferrari racconta con gli occhi sognanti. E non mancava la creatività, come un cartellone fatto dalla Lega Nord del Piemonte, con la scritta: «O si disfa l’Italia, o si muore». Oggi quel tempo è passato. E gli slogan sono più politicamente corretti. Del resto, dopo vent’anni qualcosa va cambiato nella strategia. Ferrari lo sa ed è il primo a dirlo. Ma i ricordi, quelli, non li tocca nessuno. M. Tav.
s.bartolini
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