Trentadue ore di Olimpiadi E chi vince trova un lavoro

VARESE Non hanno ancora il diploma di maturità in tasca, ma il posto di lavoro li sta già aspettando. Il primo settembre timbreranno il cartellino alla Tenova Pomina di Castellanza Matteo Elia e Alessio Piccoli, i due studenti di meccatronica dell’isis Newton che hanno vinto le “Olimpiadi della selezione tecnica” organizzate con l’Unione Industriale.
Trentadue ore suddivise su sette giorni, in cui 21 ragazzi provenienti da otto istituti della provincia si sono sfidati per cinque posti di lavoro.

I test di selezione prevedevano mansioni lavorative, ma anche prove sportive in cui mettere in gioco leadership e capacità di fare squadra.
«Quando ho sentito di essere stato selezionato ho fatto finta di nulla e ho continuato a lavorare – dice Alessio – Non ho alzato la testa dal banco, non ci potevo proprio credere, ma dentro di me dicevo “evvai”». Idem per Matteo che è entusiasta delle strade che la mansione di meccanico trasfertista aprirà nella sua vita: «Ci sarà l’occasione di andare spesso all’estero, ci hanno già detto che per il momento la ragazza va lasciata un po’ da parte, quello che mi aspetto nei prossimi anni è imparare molto».
Il contratto prevede sei mesi di stage retribuito e quattro anni di contratto a tempo determinato, con buone prospettive di assunzione definitiva. Per i due giovani che pensavano di iniziare a mandare curricula su curricula è come aver vinto un gioco a premi.
Interessante la metodologia utilizzata dalla multinazionale americana per la selezione degli studenti: ad ogni candidato è stato fornito l’abbigliamento sportivo, con tanto di scarpe da ginnastica. Tra i giochi, per esempio, c’era una partita di pallavolo, in cui le regole venivano decise e condivise con i partecipanti. «Siamo molto orgogliosi dei nostri ragazzi, che sono stati bravissimi – afferma quasi commossa la preside Elena Vaj – La loro esperienza è un segnale di speranza e nello stesso tempo la conferma che facciamo bene ad accompagnare i giovani nell’inserimento lavorativo».

s.bartolini

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