VARESE Il Cud online, novità 2013 che ha colto impreparati i pensionati Inps, sta diventando un incubo anche per i centri di assistenza fiscale. E lo sarà ancora di più a maggio, ultimo mese disponibile per compilare i 730. Il problema sta diventando talmente grave che, spiega il presidente del Saf Acli varesino, Filippo Pinzone, «persino la Cei si è mossa, perché senza Cud i pensionati non possono versare l’otto per mille né alla Chiesa Cattolica né
ad altre confessioni».
Qualcosa dev’essersi mosso, perché l’Inps, a quanto pare, si sta arrendendo a spedire a casa il Cud a quei pensionati che non fossero ancora riusciti a stamparlo. «Non è ancora sicuro, però – spiega sempre Pinzone – per questo il nostro patronato è a disposizione per aiutare a stampare il documento prima di compilare la dichiarazione dei redditi». Un servizio comune ad altri caaf: il pensionato si dovrà presentare con la fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale. Il resto dei documenti verrà scaricato dagli operatori. Cud compreso. «Un’operazione non facile – racconta Pinzone – ci vogliono almeno venti minuti, per un utente esperto».
Insomma, l’era digitale è ancora lontana, almeno per i pensionati. E perfino la Cei si preoccupa delle conseguenze. Ma chi si preoccupa sul serio sono i Caaf, come racconta ancora Pinzone: «Se davvero l’Inps si arrendesse a spedire i moduli a chi non ne abbia ancora fatto richiesta, noi ci troveremmo a lavorare con l’acqua alla gola: la scadenza del 730, infatti, è fine maggio». C. Fra.
s.bartolini
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