Un Berlusconi mette ko il Comune Il giudice annulla le multe in centro

BUSTO ARSIZIO Ci voleva un Berlusconi per mettere ko il Comune sulle multe per gli ingressi nella zona a traffico limitato: il giudice di pace gli dà ragione e non solo annulla otto sanzioni ma condanna l’amministrazione bustese a risarcirgli quasi 400 euro di spese di difesa. Attenzione però a trarre facili conclusioni, Silvio non c’entra niente e il sindaco Gigi Farioli, berlusconiano convinto, non avrà crisi di coscienza: il protagonista di questa curiosa vicenda si chiama Francesco Berlusconi e, pur non essendo dato sapere se possa vantare una qualche parentela con l’ex premier, di certo non se la prenderà con le toghe e non avrà supporters che manifestano di fronte alle aule di giustizia.

Anzi, perché al signor Francesco Berlusconi, difeso dall’avvocato bustese Fabio Landonio, il giudice di pace di Busto Arsizio ha dato ragione su tutta la linea, nella causa intentata contro il Comune di Busto. Oggetto della controversia, avviata nel 2010, ben otto sanzioni comminate al signor Berlusconi tra l’aprile e l’ottobre del 2009 per violazione dell’articolo 7 commi 9 e 13 del codice della strada, che è quello che disciplina il divieto di circolazione nelle zone a traffico limitato. Nel caso in questione, si tratta di accessi all’isola pedonale del centro storico, multati grazie alle controverse telecamere di videosorveglianza. La sentenza del giudice di pace di Busto Arsizio ha però dato ragione al signor Berlusconi, che ha ottenuto l’annullamento delle sanzioni imponendo al Comune il pagamento delle spese di costituzione e difesa oltre ad accessori di legge.

Così ora l’amministrazione guidata da Farioli, sfumati gli incassi delle multe, dovrà anche sganciare 377 euro e 52 centesimi al signor Francesco Berlusconi. Il quale, a questo punto, potrà sempre far sapere al suo illustre omonimo che c’è un giudice a Busto Arsizio.
Andrea Aliverti

b.melazzini

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