VARESE La moda Spotted, le bacheche utilizzate per lasciarsi messaggi anonimi tra i componenti di una comunità, conquistano anche i convogli di Trenord.
Nata a San Valentino di quest’anno, in pochi mesi la pagina Facebook “Spotted: trenord” è già arrivata a oltre seimila “mi piace”. Dopo le pagine anonime di scuole superiori e università, la moda non poteva non coinvolgere il mondo dei pendolari. Da sempre quelle ore passate sui treni, andando a scuola o al lavoro,
fanno nascere amori o semplici amicizie. Aiutate dalla vicinanza forzata e continua tra persone che non si conoscono ma che prendono sempre lo stesso treno. Tanti i varesini che affidano al social network i propri sogni d’amore, come messaggi in bottiglia affidati alle onde del mare. «Ti ho visto sul treno delle 17.15 – scrive un anonimo del Cadorna/Busto Arsizio – Al piano superiore di una carrozza, sedevi di fianco al finestrino e hai incrociato più volte il mio sguardo. Capelli non lunghi e biondi, ho sperato di ritrovarti. Sei bella». Un’altra anonima, di ritorno a Varese, perdona il suo bello.
«Ragazzo vestito di nero, lobi dilatati, kefiah azzurro verde. La musica che ascoltavi nelle cuffie l’ha sentita tutto il treno, ma eri talmente gnocco da farti perdonare. Sei la causa della mia improvvisa conversione religiosa». E ancora messaggi tra Cadorna e Varese. «26 ottobre 2012, era un ragazzo abbastanza alto con piercing all’orecchio, un dread e i capelli scuri. Lui è sceso a Malnate, io a Varese. Ci sono stati sguardi e sorrisi. E se lo scrivo adesso a distanza di mesi vuol dire che è importante». Per poter pubblicare i propri messaggi bisogna rispettare precise linee guida. «Non verranno pubblicati messaggi offensivi, razzisti, messaggi non inerenti lo spotting, inutili e inopportuni».
Se i messaggi d’amore vanno per la maggiore non mancando quelli che denunciano disservizi.
Il servizio completo sul giornale in edicola lunedì 8 aprile
s.bartolini
© riproduzione riservata