CITTIGLIO Gemonio e Cittiglio piangono la tragica scomparsa di Tommaso Strambi, l’uomo di 45 anni deceduto ieri pomeriggio lungo la 394 all’altezza di Gemonio a causa di un terribile incidente stradale. Un destino terrificante per chi in circostanze simile perse il padre una decina di anni fa. Alfredo Strambi, papà di Tommaso, infatti, fu investito da una macchina mentre a piedi stava attraversando la strada all’altezza del ristorante Cristallo. Anche per papà Alfredo, purtroppo, non ci fu nulla da fare.
Tommaso era un lavoratore infaticabile. Non era sposato e lavorava per un’azienda della zona specializzata nel settore degli ascensori. Spesso operava anche in trasferta. Una persona perbene, un uomo mite e generoso. Aveva vissuto per parecchi anni a Gemonio, dov’era molto conosciuto. Poi si era trasferito a Cittiglio. Viveva da solo, ma quando era a casa dopo il lavoro trascorreva buona parte della giornata con la madre alla quale era molto legato. La sua è una famiglia molto unita: il fratello maggiore, dipendente della Usag nella quale opera come addetto al controllo della qualità, due nipote ai quali era molto affezionato e ovviamente la madre.
Per tutte le persone che lo avevano conosciuto, avendone apprezzato le qualità umane, l’incidente è stato uno choc. Una notizia terribile che ha lasciato tutti senza fiato: «L’abbiamo saputo con una telefonata dall’ospedale – dice lo zio Angelo Palacino – siamo rimasti tutti malissimo. Una notizia sconvolgente». Un dolore senza fine: «Quando ci si incontrava, in particolare in coincidenza con le feste – racconta lo zio – si parlava a lungo del più e del meno.
Era sempre molto disponibile e quando poteva di faceva in quattro per tutti. Un ragazzo generoso. Era molto legato ai suoi due nipoti». Con loro aveva instaurato un rapporto speciale, unico, consolidatosi nel corso degli anni grazie alle tante ore trascorse insieme: «Sono praticamente cresciuti insieme – dicono i parenti – nel senso che i bambini frequentavano la casa della mamma di Tommaso e spesso era presente anche lui. Erano molto legati tra di loro, in un certo senso si può dire che erano cresciuti con lui». Tommaso aveva ancora tanti sogni: progetti spezzati senza un perché su una delle strade più frequentate del Varesotto. Nei prossimi giorni verrà fissata la data dei funerali.
b.melazzini
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