VARESE Convegno sul delicato tema dell’indebitamento, lunedi pomeriggio, organizzato dalla Camera di Commercio di Varese con l’associazione sindacale dei notai della Lombardia. In un anno, secondo uno studio della Banca d’Italia, sono state ben 300 mila le famiglie italiane che non sono riuscite a pagare i loro debiti. Una vera e propria emergenza, che può trovare un’attenuazione grazie ad una norma, appena introdotta nel nostro Paese, oggetto del convegno.
In un contesto di pesante difficoltà economica come l’attuale, ci sono situazioni in cui il debitore, professionista, consumatore o piccolo imprenditore, non è più in grado di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Viene a trovarsi quindi in una crisi da sovraindebitamento cui porre rimedio. Secondo lo studio della Banca d’Italia, sono state 160 mila le famiglie italiane sovra indebitate; nel 70% dei casi, questa condizione deriva dalla conclusione di un contratto di credito al consumo o, meno frequentemente, di un mutuo.
La nuova procedura di composizione di queste forme di crisi, consente di concludere un concordato con i creditori, quando abbiano accumulato debiti superiori alle proprie capacità economiche. La definizione di questo concordato avviene con l’ausilio di appositi organismi di composizione o di un professionista scelto tra notai, avvocati e commercialisti. «Uno strumento molto utile anche per evitare che il sovraindebitamento possa sfociare nei drammatici episodi che in questi giorni hanno coinvolto piccoli imprenditori e famiglie» afferma Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio di Varese. «La nuova legge assegna un ruolo di grande rilievo ai professionisti, che aiuteranno il debitore a trovare l’accordo con i creditori, svolgendo una funzione di garanzia» osserva Domenico Chiofalo, presidente dei notai lombardi.
Matteo Fontana
p.rossetti
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