Il bel Romeo di Francesco Montanari Da Romanzo Criminale a Shakespeare

VARESE Romeo e Gulietta tornano a far sognare nello spettacolo di Valerio Binasco domani alle 21, al Teatro di Varese. In scena un classico dei classici della tragedia shakespeariana nell’allestimento di uno dei più apprezzati registi teatrali contemporanei.
Sono ancora disponibili i biglietti per i posti di platea a 30 euro, di prima galleria a 25 e di seconda a 20. A vestire i panni di Romeo, l’attore romano, Francesco Montanari, lanciato da “Romanzo

Criminale”.
Da Romanzo Criminale al Romeo di Shakespeare: come si passa dalla banda della Magliana alla guerra tra Montecchi e Capuleti?
Ho fatto tante cose in mezzo, sono passati cinque anni, ne è passata di acqua sotto ai ponti. I due personaggi non hanno nulla in comune se non il fatto che li interpreto io.
Qual è il lato di Romeo che più l’affascina?
Mi affascina l’emotività estrema di Romeo che è sempre e comunque una ferita aperta. Non è un cinico, non si lascia scivolare le cose addosso come facciamo noi oggi un po’ anestetizzati dalla quotidianità e impermeabili alle cose nuove per poter sopravvivere. È l’aspetto animale, umano che mi piace di lui.
Quanto contano le emozioni?
Sono in pole position in Romeo e soprattutto in Giulietta, ma in tutto lo spettacolo. Romeo e Giulietta sono dei rivoluzionari e invitano a non lasciarsi mai scivolare le cose addosso.
Tre ore di spettacolo: ma ci si annoia?
Tre ore e venti, per la precisione. Non credo proprio che ci si possa annoiare. Ho sentito molti commenti, a qualcuno è piaciuto e ad altri no, ma quella che facciamo e una messa in scena importante che ha bisogno del suo tempo, e l’ultima emozione che può suscitare è la noia. Direi che è un allestimento coraggioso.

Il servizio completo sul giornale in edicola mercoledì 10 aprile

s.bartolini

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