12 Apr 2013
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VARESE Potenziare ed agevolare le reti d’impresa, per sconfiggere burocrazia e crisi. La Cna di Varese ha organizzato nel pomeriggio di ieri, un incontro sul tema, per approfondire uno strumento, quello della rete, che ha lo scopo di rafforzare nei confronti del mercato esterno le piccole imprese, aiutandole a collaborare tra loro. Assimilabile alla disciplina del consorzio, ma con molti meno oneri burocratici, il contratto di rete, può essere un’ottima opportunità per molte piccole imprese della nostra provincia.
«E’ uno strumento che può servire per esempio ad attuare una rappresentanza unica presso grandi clienti e istituzioni pubbliche – afferma l’avvocato Giulia Vecchiato, esperta di reti di sistema della Cna – per realizzare progetti di ricerca e sviluppo, per offrire attività di servizi comuni per l’innovazione delle imprese, per aggredire un mercato estero».
Con un contratto di rete è possibile anche gestire un marchio comune e avere una centrale d’acquisti. Il vantaggio di una rete è quella di superare le difficoltà generate dalla dimensione delle micro e piccole imprese, mantenendo però la flessibilità di movimento di queste realtà. C’è anche un vantaggio fiscale, che consiste nella sospensione del versamento delle imposte degli utili accantonati dalla rete. Qualche limite lo pone l’impossibilità per i singoli professionisti di aggregarsi in rete, un divento che non ha uguali in Europa. Attualmente, esiste una bando della Regione che finanzia per circa 6 milioni di euro la costituzione di reti d’impresa.
«Il bando finanzia in particolare i passaggi burocratici per la creazione della rete, ma soprattutto il percorso che le imprese avviano per realizzare l’innovazione e prevede un contributo a fondo perduto del 40% della spesa a progetto» spiega Laura Buscarini di Cna Lombardia.
Matteo Fontana
p.rossetti
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