Due comuni sotto choc per la tragedia di Villapiana: il pullman carico di calabresi che stavano tornando nella terra d’origine per le vacanze, contro cui si è schiantato un tir, provocando la morte di due persone, Leonardo Gualandris di 12 anni e Clelia Andali di 57 anni, ha subito fatto il giro dei paesi dove la comunità è foltissima. A Lavena Ponte Tresa e a Marchirolo fin da ieri mattina non si parla d’altro. Il piccolo Leonardo viveva,
infatti, a Marchirolo ma diversi feriti che si trovavano a bordo del bus sono residenti anche a Ponte Tresa. Un dramma che ha scosso le due comunità come si intuisce anche dalle parole dell’assessore di Ponte, : «Un fatto sconvolgente – dice l’esponente della giunta – appena ne abbiamo avuto notizia siamo rimasti tutti senza parole. In questo momento terribile siamo vicini alle famiglie colpite da un lutto, non ci sono parole. L’amministrazione comunale è vicina a queste famiglie». L’amministrazione, che sta ragionando anche sulla possibilità di proclamare il lutto cittadino, sta continuando a mantenere i contatti con le persone ferite. La comunità è molto unita. Anche una parente dell’assessore Muraca si trovava a bordo del pullman: «In quel momento – racconta la donna – eravamo mezzo addormentati, a un certo punto si sono sentite le urla, un caos indescrivibile, nebbia e vetri dappertutto, in pochi secondi, c’era sangue ovunque».
Ma la scena da pelle d’oca è quella cui ha assistito uscendo dal pullman: «Il papà che teneva il bambino tra le braccia – dice – erano sbattuti per terra. Una scena terribile, quando sono arrivati i soccorsi abbiamo subito detto che c’era un bambino ma forse non c’era già più niente da fare. È qualcosa di indescrivibile».
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