Dormitorio per i senzatetto, «tante parole e in un anno siamo al punto di prima». È duro il giudizio del capogruppo del Pd in consiglio comunale, l’avvocato Walter Picco Bellazzi, sulla vicenda ormai annosa del «dormitorio pubblico» che dovrebbe accogliere i clochard.
Sollecitato in passato dall’associazione Lions Tosi Ravera, che aveva chiesto un immobile comunale e si era detta disponibile a contribuire economicamente per la sistemazione degli spazi, è da mesi oggetto di discussioni e di valutazioni che finora non hanno portato ad alcun risultato, tanto che l’ultima ipotesi concreta – quella di utilizzare dei locali messi a disposizione di Rfi nella stazione FS di Busto – è ormai definitivamente naufragata.
«La politica ha dimostrato ancora una volta di essere brava sole con le parole e paroloni, bei discorsi e frasi fatte, ma quando si tratta di fare le cose nel concreto tutti spariscono» denuncia Picco Bellazzi, ricordando di essere intervenuto sul tema già «dodici mesi fa» per sollecitare una soluzione.
«Nel frattempo nulla è stato fatto». Così l’avvocato del Pd non deve fare altro che riportare pari pari le parole che aveva usato lo scorso settembre 2012: «A Busto i senzatetto fortunatamente hanno chi pensa a loro, chi tutte le sere fornisce loro assistenza, portando un pasto caldo o una coperta, cercando di rendere migliore la loro vita. L’associazione Volare sta svolgendo da tempo una meritoria opera di coordinamento che ha già dato i suoi risultati, coinvolgendo le realtà di volontariato che sono disponibili ad aiutare queste persone.
I Lions della zona si sono coordinati per trovare le somme necessarie per ristrutturare un immobile da destinare a dormitorio in aggiunta alle strutture parrocchiali e di volontariato che operano nel nostro territorio. Purtroppo qui manca totalmente la politica! Nonostante sia trascorso oltre un anno e mezzo da quando l’idea del dormitorio è nata, la nostra amministrazione non ha ancora fatto nulla, non ha preso una decisione, non ha messo a disposizione un immobile idoneo allo scopo». È ancora così, ma la politica bustese ne parlerà solo a settembre, nella prima seduta della commissione servizi sociali.
A. Ali.
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