Investe un ragazzino e fugge: ancora un pirata sulle strade del Varesotto. Gli agenti della polizia provinciale l’hanno rintracciato un’ora dopo il fatto: è un peruviano di 45 anni, senza patente e senza revisione dell’auto. Quando è stato rintracciato l’uomo era ubriaco: ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest e quindi è stato denunciato anche per guida in stato d’ebbrezza.
L’incidente è avvenuto alle 14.20 dell’altro ieri in via Mazzini, nome che la provinciale 18 prende tagliando il territorio comunale di Bardello. Il giovane in sella a uno scooter, 17 anni di Biandronno, è stato travolto senza alcuna possibilità di sfuggire allo schianto: il peruviano, residente a Varese, avrebbe infatti invaso l’opposta corsia di marcia sbandando con la sua Opel Corsa berlina e andando a travolgere il ragazzino che viaggiava in direzione contraria a quella dell’auto.
Uno schianto pauroso: il motociclista è stato caricato sul cofano dell’auto andando a sfondare il parabrezza con la schiena prima di cadere sull’asfalto accanto allo scooter distrutto. È a questo punto che l’incidente assume connotati raggelanti: il peruviano, forse tramortito dall’accaduto, non riparte subito. Scende dall’auto, butta un’occhiata al ragazzino a terra in mezzo al sangue e ai vetri, risale sull’auto e sgommando se ne va.
Questa ricostruzione, raccontata dalla vittima stessa agli uomini della polizia provinciale, è stata confermata in pieno anche da un testimone dell’incidente che, vedendo la Opel fuggire ha avuto un’eccezionale prontezza di spirito trascrivendo in modo perfetto l’intero numero di targa della Corsa. I poliziotti hanno quindi dato il via alle ricerche rintracciando il peruviano a casa.
Intanto il giovane ferito è stato trasportato in ospedale a Cittiglio dove è ancora ricoverato a causa di traumi vari, ferite lacerocontuse alla schiena, e la sospetta frattura di una gamba. Per un puro miracolo non è in pericolo di vita.
Quando il pirata è stato rintracciato, la patente tra l’altro gli era stata revocata nel 2005 anche per la guida in stato d’ebbrezza, ha cercato di correre ai ripari dicendo che era stato il ragazzino ad invadere la sua corsia di marcia e dichiarando di essersi fermato, di aver detto ad una passante di chiamare lei il 112 in quanto lui era nervoso, e di essersi allontanato d’intesa con il ferito il quale sembrava d’accordo. Un racconto smentito dai testimoni che gli è valsa la denuncia per omissione di soccorso e lesioni. L’uomo, che era ubriaco, ha rifiutato l’alcoltest dichiarando di aver bevuto delle birre a casa dopo l’incidente per calmarsi. Guai in vista anche per la moglie alla quale è intestata la Opel: la donna, ha lasciato il veicolo in uso al marito ben sapendo che gli era stata revocata la patente.
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