Non c’è ancora traccia dell’uomo che sabato pomeriggio ha barbaramente ucciso Maria Angela Granomelli, la titolare della bigiotteria di Saronno morta ancora senza un perché.
Il confronto delle impronte digitali lasciate dall’uomo nel luogo del delitto attraverso il sistema automatizzato di identificazione impronte (Afis) non sembra aver dato risultati, anzi. L’omicida non sarebbe schedato, non un pregiudicato. Ogni affermazione, però, necessita del condizionale anche perché lunedì, ad un certo punto, sembrava quasi che il colpevole fosse stato preso. Un uomo che sembrava assomigliare alla persona ripresa dalle telecamere è stato fermato da una pattuglia.
È bastato poco, però, per capire che la persona fermata non c’entrava nulla con l’assassino il cui volto è stato ripreso dalle telecamere. Ieri sera intanto i carabinieri del Nucleo investigativo sono tornati nel negozio di bigiotteria per effettuare nuovi rilievi.
Hanno alzato la saracinesca e sono rimasti all’interno del negozio per una ventina di minuti. Basta forse questo particolare per capire che l’arresto dell’assassino non sembra essere imminente. Il riservo rimane massimo, da parte della Procura e delle forze dell’ordine, ma l’impressione è che le indagini si vadano complicando. Intanto venerdì sera è prevista in centro a Saronno una fiaccolata in ricordo della vittima.
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