Un negoziante di Saronno ha visto il killer in faccia

C’è almeno un commerciante del centro di Saronno che ha visto in faccia l’assassino della signora Qualcuno tra gli esercenti che hanno il negozio vicino a “Il dono di Tiffany” sabato scorso si è accorto che qualcosa non andava.

Forse ha sentito dei rumori, forse ha avuto un’intuizione. Fatto sta che il commerciante, pochi minuti dopo che l’assassino aveva colpito la proprietaria della gioielleria, ha bussato alla porta de “Il dono di Tiffany”. «C’è qualche problema? Va tutto bene?» queste le parole che l’uomo avrebbe rivolto all’assassino. Di contro l’omicida gli ha risposto in maniera rassicurante. «Sì, sì. Nessun problema. Stia tranquillo».

E così, rassicurato, il commerciante sarebbe tornato nel suo negozio. In quel momento l’uomo non ha capito quello che stava accadendo. Non ha pensato di avvisare le forze dell’ordine per chiedere di passare a fare un controllo. E chissà, forse, se dopo quel veloce scambio di battute il commerciante avesse segnalato quanto accaduto, ora l’assassino sarebbe già stato assicurato alla giustizia.

Facile, però, fare ragionamenti di questo tipo il giorno dopo. Subito dopo l’omicidio il commerciante era stato ascoltato dagli inquirenti per cercare di fornire elementi utili alle indagini. In queste ore continua serrato il lavoro delle forze dell’ordine. I carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore , stanno battendo ogni pista per cercare di assicurare l’uomo alla giustizia. L’inserimento delle impronte digitali all’interno della banca dati attraverso il sistema automatizzato di identificazione impronte (Afis) non ha dato i risultati sperati ed ora si lavora sull’identikit del ricercato. È proprio su questo elemento che, in città, si concentrano i maggiori malumori. Perché non vengono rese pubbliche le immagini dell’aggressione? Perché non far vedere a tutti il volto di chi ha ucciso Maria Angela Granomelli? La decisione potrebbe essere presa nei prossimi giorni. Per ora, però, sembra che le immagini non siano abbastanza chiare e precise.

© riproduzione riservata