Morto dopo la dose di cocaina Ora è caccia allo spacciatore

Morte causata da uno shock tossico: caccia alla spacciatore che cedette cocaina al trentacinquenne di Induno Olona morto per arresto cardiaco lo scorso 18 marzo.

Tutto accadde in poche ore: l’uomo, 35 anni di Induno, trascorse la giornata con un amico. Un paio di bicchieri di vino in un bar. Poi, da qualche parte, l’acquisto di una dose di cocaina come raccontato dall’amico stesso. All’improvviso fu colto da un malore: l’uomo accompagnato a casa dopo che pareva aver ripreso lucidità, quindi la corsa in ospedale e il decesso. Decesso segnalato d’ufficio dai medici del pronto soccorso all’autorità giudiziaria.

Cosa ha ucciso lo sfortunato indunese? Il punto è tutto qui. L’uomo quella sera aveva assunto della cocaina. Inoltre, aveva fatto uso in passato di antidepressivi: l’ultima prescrizione risalirebbe al Natale antecedente il decesso.

Ma sul punto la madre dell’indunese è stata chiarissima: da tempo non assumeva più quei farmaci. Impossibile quindi che proprio quel giorno ne abbia fatto uso. C’è il dettaglio della cocaina e c’è il referto autoptico: quella tossicità che ha causato il decesso deve essere indagata.

Per questo il pubblico ministero di Varese , titolare delle indagini, ha chiesto al medico legale ulteriori approfondimenti tossicologici sui prelievi eseguiti dal cadavere.

Tre ipotesi: il decesso potrebbe essere stato causato dai farmaci assunti di nascosto dall’uomo, il decesso potrebbe essere stato causato da un mix tra farmaci e cocaina, oppure la morte potrebbe essere stata causata dall’assunzione di cocaina. Nel secondo e nel terzo caso (il primo parrebbe eliminato dalla testimonianza della madre dell’uomo) chi ha ceduto la cocaina può essere ritenuto responsabile.

La droga potrebbe essere stata tagliata male e comunque il pusher potrebbe rispondere del reato di morte in conseguenza di altro reato: lo spaccio, in questo caso. Ora l’attesa è per i risultati dei test tossicologici.

Quindi bisognerà iniziare il complesso lavoro di identificazione del misterioso pusher che avrebbe ceduto la cocaina sotto accusa ai due amici quel pomeriggio fatidico. Ricerche rese particolarmente complicate dalla casualità dell’incontro con lo spacciatore pare non noto ai due acquirenti.

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