Il senatore Pdl Antonio Razzi – appena rientrato dalla Corea del Nord e intervistato al TgLa7 – ha fatto un insolito, o almeno inatteso, paragone tra nazioni: «La Corea del Nord assomiglia molto alla mia Svizzera, per questo l’apprezzo. Le persone sono precise quando si danno gli appuntamenti. E poi c’è una pulizia per le strade… molto molto pulite».
Il deputato azzurro – che rivela di aver parlato con Kim Jong Un durante il suo viaggio e di averlo ringraziato per quello che sta facendo per i ragazzi coreani, specie a livello sportivo – ha poi continuato: “Io sono entrato in politica e sono venuto dalla Svizzera per portare alcune innovazioni di come ho imparato nella Confederazione Elvetica. E credo che ci sto riuscendo. Anche il dialogo con le due Coree…mi sto preoccupando per la pace. E questo l’ho imparato dopo 41 anni di esperienza svizzera».
Poi, una constatazione: «Io non credo che nella Corea del Nord non ci siano i diritti umani, io ho visto che si può tranquillamente uscire e andare dove uno vuole apprezzare. Pyongyang è una città che veramente merita, è una città di tre milioni e tre’ È tutto nuovo, palazzi nuovi, alberghi che stanno costruendo nuovi, appunto, perché loro aspettano che vengano i turisti».
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