Missoni, recuperato l’aereo «Sumirago ora li ricorderà»

«Ancora non sappiamo in che modo ma una cosa è certa: la nostra amministrazione comunale ricorderà le figure di Ottavio e Vittorio Missoni. Si tratta solo di ragionare sul come poter onorare delle figure tanto importanti per la nostra comunità». Parola di sindaco.

Il Comune di Sumirago è pronto a omaggiare e attraverso iniziative, sulle quali si sta ancora ragionando, che consolideranno il loro ricordo nella comunità. «A me personalmente – sottolinea il primo cittadino – piacerebbe che restasse una traccia indelebile di persone come Vittorio e Ottavio che hanno dato tanto all’intera comunità. Non solo dal punto di vista del lavoro che svolgevano ma anche e soprattutto per quello che erano come persone, esseri umani. Averli avuti come concittadini, averli conosciuti, è un fatto che ci ha onorato tutti. L’idea è quella di ricordarli in modo dignitoso e corretto. In tutto questo periodo abbiamo voluto mantenere un certo riserbo e rispetto verso una famiglia che ha sempre manifestato grande riservatezza».

Nelle ultime ore sono state completate le operazioni di recupero del velivolo inabissatosi nelle profondità marine con a bordo Vittorio Missoni, la compagna e gli amici e : «Credo – prosegue – che questo sia l’epilogo di una vicenda tristissima, da giugno da quando era stato ritrovato l’aereo e poi a settembre quando hanno ritrovato anche i corpi erano sparite le ultime speranze che avevano tenuto la comunità con il fiato in sospeso. Un epilogo che riconsegnerà Vittorio i cui resti non sono stati ancora identificati, ndr) alla famiglia e alla cittadinanza. Avremo un corpo su cui piangere a una tomba su cui finalmente posare un fiore».

Nel frattempo emergono ulteriori novità sulle operazioni di recupero del velivolo sprofondato lo scorso 4 gennaio nelle acque del mar dei Caraibi a Los Roques. L’aereo si trovava a circa 75 metri di profondità. Le parti più grosse della carlinga sono state sollevate con due grandi globi, il che ha d’altro lato permesso di stendere una rete sul fondo del mare, per poi riportare in superficie anche le altre parti del relitto. L’operazione rappresenta una tappa fondamentale della lunga e triste vicenda iniziata nella mattina del 4 gennaio scorso, quando dai radar scomparve la traccia del volo partito pochi minuti prima dalla Gran Roque, a Los Roques. L’aereo non è mai arrivato a destinazione, cioè all’aeroporto Maiquetia di Caracas, da dove Missoni e gli altri tre italiani dovevano quel giorno imbarcarsi per l’Italia, al termine di una vacanza.

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