Non ce l’ha fatta , l’operaio di 55 anni di Mornago, ma originario dell’Irpinia, rimasto gravemente ferito sul lavoro pochi giorni fa nella fonderia di Brunello, la Fvb Group di via Campo di Maggio 52. Guardabascio è morto nella giornata di ieri all’ospedale Niguarda di Milano dove era ricoverato in condizioni gravissime. La provincia di Varese si trova così a piangere un’altra vittima sul lavoro.
Il quadro clinico era compromesso, le condizioni disperate, tanto da essere appeso a un filo, ma purtroppo non c’è stato più niente da fare. Anche il sindaco di Mornago, , ha accolto con dolore la notizia della tragica scomparsa del suo concittadino. «Non lo conoscevo personalmente – dice il sindaco di Mornago – ma è una tragedia che mi colpisce molto. Come amministrazione comunale ci sentiamo molto vicini ai familiari».
L’ennesima tragedia sul lavoro ha lasciato tutti sgomenti, sindaco compreso: «Non conosco la dinamica precisa dell’incidente specifico – sottolinea il primo cittadino – non so come sono andate le cose e quindi naturalmente non entro nel merito di quello che è successo. Dico semplicemente che è assurdo morire sul posto di lavoro. Dovrebbe essere il luogo più sicuro e invece ancora troppe volte si muore oppure ci si infortuna in maniera grave».
Gli infortuni sul lavoro continuano a essere una piaga della società: «A volte capita di essere troppo sicuri – dice – può succedere che per eccesso di sicurezza si possa anche sbagliare. Altre c’è un problema di sicurezza dei luoghi di lavoro. Su questo versante bisogna fare sempre di più, non bisogna mai fermarsi ma continuare a lavorare nella direzione di garantire sempre più sicuri i luoghi di lavoro. Questo è il grande sforzo che bisogna fare per arginare un fenomeno, quello della precaria sicurezza sui luoghi di lavoro, ancora troppo diffuso. A prescindere da quello che è successo a Brunello, resta il fatto che morire al lavoro non è tollerabile».
Le cause della tragedia non sono ancora chiare. Guardabascio stava lavorando nella sua postazione. A un certo punto, però, qualcosa è andata storta. Il tappo del serbatoio della vernice, spinto dall’aria compressa, è esploso colpendolo in pieno volto. Un botto impressionante che lo ha tramortito procurandogli gravissime lesioni al volto. Sfigurato, è stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano, ma le sue condizioni erano disperate. Sulla vicenda, coordinati dalla Procura di Varese, stanno indagando i carabinieri della stazione di Azzate in sinergia con il personale dell’Asl di Varese.
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