Cara Sea, così non va. Nulla da fare. L’assemblea dei lavoratori di Malpensa, indetta ieri da Cub e Adl Varese, respinge le concessioni rese note l’altro ieri sera dalla società di gestione aeroportuale di Malpensa e Linate, messe nere su bianco dal presidente Sea Pietro Modiano e dal direttore generale della newco Airport Handling David Crognaletti. Non sono sufficienti.
Se il fronte del “sì” raccoglierà le firme per remare a favore dell’accordo respinto dal referendum con le precisazioni e gli aggiustamenti del caso (accolti da Sea), il fronte del “no” ne raccoglierà altre in senso opposto. Dunque è ancora muro contro muro, con lo sciopero del 20 luglio indetto dalla Cub sempre valido.
Nessuna volontà di tirare la corda, assicurano i rappresentanti dei lavoratori che hanno spinto per il “no” al referendum.
Soltanto la mission di portare avanti quanto hanno chiesto e continuano a chiedere i lavoratori di Sea Handling che dovrebbero essere traghettati in Airport Handling. Ieri, in assemblea non retribuita, nella quale sono intervenute comunque un centinaio di persone, si è tornato ad avere lo stesso polso della situazione. Il tutto si gioca sui cosiddetti Rol.
Togliere sei riposi è considerato «troppo» da chi opera sul piazzale e al check-in e conta sulle dita di mezza mano i sabato e le domeniche libere in un anno.
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