Malpensa «diventerà l’hub europeo dell’accordo Alitalia Etihad»: parola del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Il rilancio del sistema degli aeroporti milanesi, uno dei punti principali della nuova intesa tra i due vettori (con Etihad al 49% in Alitalia), passerebbe da un nuovo impegno su Malpensa.
«Le affermazioni di Lupi non vanno sottovalutate, ma per diventare un fatto concreto hanno bisogno di atti e decisioni», commenta il deputato del Partito democratico Daniele Marantelli. In altre parole: «Più collegamenti intercontinentali a Malpensa, perché non sia soltanto un grande aeroporto cargo, e più aerei in grado di effettuare voli a lungo raggio» precisa il parlamentare varesino.
Uno studio sui “Benefici economici e sociali della partnership Alitalia-Etihad” a cura di Andrea Giuricin e Ugo Arrigo dell’università Bicocca di Milano evidenzia che, con il piano Alitalia Etihad, i passeggeri di Alitalia cresceranno di circa il 10% tra il 2015 e il 2018, con il segmento intercontinentale che toccherà +30%.
E proprio la scelta di puntare sul lungo raggio, con l’ingresso in flotta di sette nuovi aerei, permetterà di incrementare i ricavi medio per passeggero che, sempre secondo lo studio, passeranno da 151 a 168 euro per passeggero in tre anni. Non solo Fiumicino sarà della partita lungo raggio, ma anche Malpensa e altri scali (il pensiero corre subito a Venezia dove Alitalia si è già esposta).
«L’incremento dei ricavi per passeggero dovrebbe essere accompagnato da una stabilizzazione dei costi operativi intorno ai 140-141 euro per passeggero. In questo modo – spiega l’analisi – il margine operativo lordo dovrebbe essere di oltre 600 milioni di euro nel 2018, quando la compagnia avrà un utile vicino al 5% del ricavo totale».
Lo stesso ministro Lupi ha reso nota la disponibilità di Etihad ad incrementare ulteriormente i voli intercontinentali, ma il nodo Linate, in rapporto a Malpensa, rimane uno scoglio da superare.
Il timore è sempre quello della concorrenza del Forlanini con passeggeri traghettati in altri scali europei da cui, poi, partire per il mondo. «Valuteremo se ci sarà un nuovo decreto per Linate», così Lupi. «Nel qual caso sarà in funzione di Expo e dovrà essere in via sperimentale proprio per affrontare temi legati ad Expo».
Da Marantelli la certezza che il Pd starà con il fiato sul collo al ministro. «Non possiamo stare a vedere cosa succederà», incalza l’onorevole. «I deputati lombardi daranno un contributo utile perché il ruolo di Malpensa sia valutato per le sue potenzialità».
Dopo Pedemontana, ecco la nuova sfida da superare. Del resto, continua Marantelli, «ad Abu Dhabi non c’è nessuno con l’anello al naso e se comprendono il business non solo potenziale di Malpensa, credo che penseranno seriamente a un posizionamento in loco».
È la strada passeggeri quella da tornare a intraprendere. «Il più importante aeroporto del Nord Italia non può limitarsi ad essere il più importante riferimento del paese nel traffico cargo. Non basta. Il traffico business dei voli passeggeri a lungo raggio porta benefici economici, risorse e vantaggi».
La scelta di Etihad di puntare sul business intercontinentale calzerebbe a pennello. Intanto, ben venga il gruppo di lavoro tra Sea ed Etihad. «Il presidente Sea si sta davvero spendendo molto perché la funzione di Malpensa sia riconosciuta per quella che è», evidenzia Marantelli.
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