Il segreto del “miracolo” di Jerago con Orago: «Governo come vorrebbe Renzi. Anche se il Pd locale vuol mettermi il bastone tra le ruote».
È la ricetta del sindaco, che a più di un anno dall’inizio del secondo mandato, ottenuto grazie ad un consenso elettorale che ha sfiorato il 75%, svela com’è riuscito ad ottenere risultati in controtendenza rispetto ad un panorama di enti locali alla canna del gas. Jerago con Orago è tra i pochissimi Comuni in provincia di Varese ad ottenere oltre mezzo milione di euro di sblocco del patto di stabilità per il “piano Renzi” sull’edilizia scolastica, dopo aver ottenuto una maxi-donazione privata da quasi quattro milioni di euro per la realizzazione della nuova piscina al parco Onetto.
Progetto strategico che va avanti («non arretriamo di un centimetro»), nonostante le resistenze della minoranza: «Ho spalancato le porte alla collaborazione – sostiene Ginelli – ma il Pd si mette a cavillare di diritto urbanistico per bloccare un progetto epocale che renderà il paese migliore. Sono ancora i bersaniani del “tanto peggio tanto meglio”, con le stesse posizioni pregiudizievoli e “contro il Ginelli ad ogni costo” che li ha portati a sbattere alle elezioni, senza che nessuno in sezione abbia avuto il pudore di dimettersi. Vorrei sapere da che parte starebbe Renzi a Jerago».
Sì, perché qui è Ginelli, vicino a Ncd e a capo di una giunta civica di centrodestra, a cambiare verso: «La linea è semplificazione, apertura ai privati e alla società, innovazione. Senza la lentezza e la farraginosità delle liturgie da Politburo. Governiamo come vorrebbe Renzi – ammette il sindaco Ginelli – i miei uffici di ricevimento sono la piazza e il bar al mattino, dove alle esigenze dei cittadini bisogna saper dare risposte immediate».
E i risultati, Ginelli li elenca tutto d’un fiato: «In questo primo anno abbiamo affidato il centro polispecialistico e con una convenzione che prevede tariffe agevolate per i residenti, siglata anche dai Comuni di Cavaria, Oggiona e Solbiate Arno. Completato il parco di via Moncucco grazie a “Credito inCassa” di Regione Lombardia. Attivato un secondo “punto acqua”, unico Comune da 5mila abitanti con due distributori». Con piscina («pronta entro il 2016») e tetto delle scuole medie, prima tranche da 300mila euro del “piano Renzi” («pronti per partire con il cantiere») è tanta roba, in tempi di vacche magre. «E poi ci siamo aperti, con le consulte e il regolamento dell’area feste concordato con le associazioni. Con gli eventi aggregativi, come AgriJo e Terra Arte e Radici, e una manovra fiscale pro-famiglie, con le agevolazioni Tasi per figli a carico e disabili».
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