Lonate dice no al gioco d’azzardo: ai primi di ottobre, infatti, l’associazione And-Azzardo e Nuove dipendenze ha aperto una nuova “casa” alle porte di Malpensa per aiutare le persone stritolate da macchinette e altri giochi che generano dipendenze. In realtà si tratta della prima vera “casa” per un’associazione che ha già diversi presidi in giro per la provincia di Varese, ma a Lonate c’è una sede vera e propria.
«A Lonate Pozzolo – spiegano dall’associazione – avevamo ricevuto diverse richieste di aiuto, peraltro fin da subito c’è stata una grande collaborazione con l’amministrazione comunale diventata soggetto attivo nella rete di sensibilizzazione e sostegno delle persone dipendenti da gioco d’azzardo. Peraltro stiamo parlando di un’area, quella che gravita su Malpensa e il gallaratese, da cui abbiamo ricevuto diverse richieste di intervento. Da quando abbiamo aperto la sede di Lonate sono già arrivate diverse chiamate». Poco meno di venti giorni,
eppure il presidio, in via XXIV Maggio, contro l’azzardo è già diventato una realtà. Il tipo di intervento è stato spiegato anche in una nota ufficiale emessa nei giorni che hanno preceduto l’apertura della sede associativa: «Previo appuntamento – fa sapere l’associazione – si potrà usufruire di un colloquio gratuito di consulenza allo sportello. Sarà inoltre possibile consultare un’equipe specialistica e multidisciplinare formata da psicologi psicoterapeuti, avvocati, educatori, assistenti sociali e medici che garantiranno assistenza di alto livello personalizzata sotto la supervisione di And-Azzardo e Nuove Dipendenze».
Il numero dedicato all’accoglienza delle richieste d’aiuto è 339 3674668, mentre l’associazione è raggiungibile anche online sul sito www.andinrete.it. Il gioco d’azzardo si conferma una piega sociale di portata enorme. Per fortuna c’è qualcuno che se ne occupa: l’associazione And-Azzardo e Nuove Dipendenze è nata nel 2003 da un gruppo di donne che hanno cominciato a riflettere sul fatto che la società in cui viviamo molto spesso ci spinge verso forme di consumo indiscriminate e sproporzionate ai nostri effettivi bisogni, generando aspetti problematici. Davanti a una macchinetta molte persone “bruciano” decine di euro al giorno. Anche i dati ufficiali riguardanti il nostro paese sono preoccupanti: nel 2013 sono stati spesi nel gioco 84,7 miliardi di euro, di cui solo 67 sono tornati ai giocatori sotto forma di vincite. La Lombardia resta una delle regioni leader nella spesa per il gioco d’azzardo e la provincia di Varese non è esente dal fenomeno.
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