– Intossicazione alcolica: ennesimo sedicenne finito in ospedale al limite del coma etilico. È accaduto alle 2.45 della notte tra sabato e domenica: il ragazzino trovato in stato di semi incoscienza in via IV novembre è stato portato d’urgenza all’ospedale Civile di Legnano.
Le sue condizioni inizialmente parevano gravissime: l’ambulanza inviata dal 118 è volata in codice rosso per il recupero. Per fortuna i medici hanno capovolto la situazione: il ragazzino è stato dimesso nella tarda mattinata di ieri. Ma ha rischiato grosso: il suo tasso alcolemico era di quasi 2.50, cinque volte del massimo consentito dalla legge per chi guida. E dai pronto soccorso della nostra provincia scatta l’allarme: «Fenomeno in forte aumento da almeno quattro anni a questa parte.
Giovani e, recentemente, anche minorenni arrivano negli ospedali in condizioni preoccupanti a causa dell’abuso di alcol o l’utilizzo di sostanze stupefacenti».
Al Circolo di Varese la media è di tre o quattro casi per ogni week end. E i dati del dipartimento dipendenze dell’Asl non sono affatto incoraggianti come il dirigente ha più volte sottolineato: «La nostra casistica certifica che il 30%dei ragazzi ha utilizzato droghe leggere già a 13 anni. Mentre sul fronte alcol abbiamo un considerevole aumento dell’utilizzo di superalcolici».
Quello dell’altro ieri notte è soltanto l’ultimo caso di cui la cronaca si è occupata negli ultimi mesi. E purtroppo l’iter pare sempre lo stesso. I ragazzi escono e bevono sino allo sfinimento. Il sedicenne dell’altro ieri notte sarà ascoltato dalle forze di polizia. Bisognerà infatti capire se il ragazzino si è visto servire alcolici in qualche locale (nel qual caso il gestore del locale in questione rischierebbe la sospensione della licenza) oppure se abbia trovato da bere in qualche festa privata. In ogni caso se a consegnargli gli alcolici è stato un maggiorenne questi rischia a sua volta dei guai.
La legge vieta la vendita di alcol a minori . Ma come emerso da una nostra inchiesta tra i supermercati della zona il problema viene presto aggirato. C’è sempre l’amico che da poco ha compiuto 18 anni che fa rifornimento per il week end dopo aver raccolto il denaro dagli altri. Secondo i dati della Cooperativa lotto contro l’emarginazione che gestisce il programma Alcol prevention Yeah! Il 57% dei ragazzi con i quali gli educatori entrano in contatto ha ammesso di essere protagonista di almeno due abbuffate alcoliche al mese. Il che significa bere dai cinque drink a salire nel corso della serata. E quando il minore di turno finisce in ospedale di solito non parla. Tutti, compreso il giovane castellanzese, dichiarano infatti di non ricordare nulla.