«Gabriele sapeva sognare il futuro»

Mamma Silvia, papà Marco e il fratello Leonardo ricordano con dolore e orgoglio il ragazzo scomparso. «Amava i motori, erano la sua passione e voleva coltivarla». Dalla casa di Induno immaginava l’America

– La casa di via Patrioti doveè cresciuto è bella e luminosa. Incontrando i genitori del sedicenne morto nel drammatico incidente stradale avvenuto alle 18 di domenica a Varese in via Vetta d’Italia, si comprende all’istante che quella casa riflette perfettamente il modo di essere della famiglia che la abita.
Guardando Silvia, madre di Gabriele, si intuisce al volo a chi il ragazzo dovesse gli occhi limpidi e lo sguardo diretto. Nella casa accogliente c’è

una famiglia che fronteggia un dolore impareggiabile e fa di tutto per farti comunque sentire il benvenuto., papà di Gabriele, e la moglie siedono vicini. Leonardo, il fratello più piccolo di Gabriele che è il ritratto del padre, resta in piedi accanto ai genitori.
Chi era Gabriele? La domanda suona assurda appena viene posta. Soprattutto perché si parla al passato di un ragazzo che avrebbe compiuto 17 anni la vigilia di Natale. «La sua più grande passione erano i motori», racconta il padre. Non le moto soltanto. L’interesse era più ampio. E veniva da lontano.
«Da bambino aveva l’enciclopedia delle auto – aggiunge Marco Covino – Le conosceva tutte. Modelli, marche, caratteristiche. Che poi abbia scelto di studiare meccanica è stato il naturale passo successivo».