Sono salite a 11 le morti sospette di anziani dopo la vaccinazione con l’antinfluenzale «Fluad». Il macabro contatore delle nuove segnalazioni era partito giovedì con il primo allarme dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che contava tre casi. Ieri sera un bilancio ben più grave: 11 casi in tutto, contando le 8 nuove segnalazioni arrivate da tutta Italia.
Due lotti «incriminati» del vaccino sono stati bloccati dall’Aifa giovedì (i due lotti sono: 142701 e 143301) . Si tratta in tutto di 500 mila dosi,
distribuite in 12 regioni, ma solo nelle Asl e non in farmacia. L’allarme, però, potrebbe allargarsi, perché l’Aifa non esclude il ritiro di altri lotti del vaccino poiché fra le 8 nuove segnalazioni di morti giunte ieri alcune riguardavano persone che avevano utilizzato il vaccino di altri lotti. Al momento una relazione diretta vaccino-decessi non è provata e bisognerà attendere circa un mese per l’esito completo e definitivo delle analisi, in corso all’Istituto superiore di sanità (Iss).
Le morti sospette riguardano tutte persone anziane: tra gli altri, due a Siracusa, una a Termoli, uno a Lecce, uno a Parma, altri due a Prato e Como. Un uomo e una donna ultraottantenni, inoltre, sono deceduti a Roma. L’anziano deceduto a Parma, però, non era stato vaccinato con un campione del farmaco inserito nei lotti bloccati dall’Aifa. Da parte sua la stessa Aifa sottolinea come sia stata rilevata «una concomitanza temporale» tra la somministrazione del vaccino «Fluad» e i decessi. Tuttavia bisognerà attendere l’esito delle analisi sui due lotti per stabilire, appunto, l’effettiva esistenza di una relazione causa-effetto. I primi risultati saranno disponibili entro una settimana. «Non c’è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti» ma «c’è una concordanza sospetta», ha rilevato il direttore generale Aifa, Luca Pani, sottolineando come «l’incremento delle segnalazioni potrebbe essere dovuto alla fobia» legata alla rilevanza mediatica dell’evento. Ma certamente la preoccupazione cresce. A ogni modo, sulla base dei primi dati, ha annunciato, «non ci sono evidenze che ci sia una contaminazione del prodotto» e «non ci sono stati difetti di produzione».
Intanto, i carabinieri del Nas stanno eseguendo in Sicilia e Molise il sequestro di materiale e documenti nell’ambito delle indagini scattate dopo il blocco dei due lotti, e la Procura di Siena ha aperto un’inchiesta sulla vicenda ma non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. Anche la Procura di Prato ha aperto un’inchiesta relativa alla morte del novantenne che aveva assunto una dose di vaccino e si starebbe valutando la riesumazione della salma. Il ministero della Salute, a breve, attiverà il numero verde 1500 per informazioni e chiarimenti. Il Codacons ha invece deciso di presentare un esposto a 104 Procure della Repubblica per chiedere il sequestro dei lotti di vaccino sospetti, e diffida il ministero della Salute a bloccare immediatamente la campagna per la vaccinazione.