– La parola fine alle preoccupazioni è stata sancita da un verbale firmato da tutte le parti in causa poco dopo le 17: lo stabile di via Brunico – fatiscente, al limite della sicurezza e nel quale nessuno vuole andare o rimanere – chiuderà i battenti e verrà ristrutturato.
Ma soprattutto gli studenti del liceo Manzoni – che frequentino il linguistico, le scienze umane o un altro dei quattro indirizzi dello stesso – non saranno più costretti a passare in quel luogo intere mattinate.
“L’incubo” trasferimenti, che aveva agitato il dicembre caldo di ragazzi e non solo di questa particolare e multiforme scuola, svanisce a seguito di una riunione tenutasi nel pomeriggio di ieri presso l’Ufficio scolastico territoriale di via Copelli.
Nelle stanze dell’ex
provveditorato si cercava una soluzione in extremis ai problemi sorti con la decisione di spostare il linguistico dalla sede attuale di via Brunico al complesso di via Monte Rosa: per questioni di spazio, cinque classi sarebbero rimaste fuori e non avrebbero potuto trovare posto nemmeno in via Morselli, altro luogo d’elezione del liceo.
L’ipotesi che alcuni studenti in sovrannumero – con relativi professori e conseguenti disagi – fossero costretti in corso d’anno a trasferirsi proprio in via Brunico (papali della scelta i corsi B e C delle scienze umane) aveva scatenato un putiferio.
Risolto appunto ieri: al consesso hanno partecipato , dirigente Ust Varese, , preside del Manzoni,, dirigente settore edilizia scolastica della Provincia e i tecnici e gli amministrativi di Villa Recalcati.
Si è stabilita l’impossibilità di permanenza anche solo parziale delle scolaresche in via Brunico, con garanzia contestuale di sgombero dell’edificio a partire dal 20 dicembre e riguardante anche le altre istituzioni ivi presenti (Cpia e Istituto comprensivo Varese 1).
Conseguentemente le attività di lezione del Manzoni si svolgeranno ora in via Morselli ed in via Monterosa nei due stabili di proprietà della Provincia, dove tutti troveranno un banco grazie al sistema delle rotazioni e utilizzando la totalità delle aule disponibili, fatta salva la possibilità dell’eventuale individuazione di altri locali nelle scuole vicine (Dante, Cairoli, Daverio).
Soddisfatto Giovanni Ballarini: «Sono state accolte le posizioni espresse dal consiglio d’istituto: genitori, alunni e professori possono essere contenti».
A ruota anche il vicepresidente della Provincia : «Se siamo giunti a questa soluzione il merito è anche dei tecnici di Villa Recalcati, che davanti ad un criticità hanno saputo mettere in campo un compromesso rapido ed atteso da tutti».
«Si garantisce così la sicurezza dei ragazzi e lo si fa attraverso una concertazione condivisa ed efficace, di esempio per il futuro».