– Autovelox sempre più di traverso a Tradate: in città, infatti, non si placano le polemiche dopo i volantini anonimi diffusi qualche giorno fa.
Volantini antipatici fronte retro con un articolo della Provincia di Varese da una parte e l’immagine storpiata del sindaco , dileggiata e sbeffeggiata.
Un volantino di cattivo gusto sul quale si sta continuando a discutere in città. La vicenda è nota: l’amministrazione comunale è finita nel mirino dell’opposizione per aver installato alcuni Speed Check, le famigerate colonnine arancioni che dovrebbero rilevare la velocità di passaggio delle macchine, spendendo circa 10.000 euro. Gli impianti, però, per il momento hanno solo una funzione preventiva,
in quanto l’unico autovelox in dotazione al Comune è troppo grande per entrare nella postazione arancione.
Per sanzionare gli automobilisti sono del tutto inutili a meno che gli agenti non si appostino davanti alle colonnine con autovelox o altri rilevatori. Per l’opposizione si è trattato di una spesa inutile, ma l’assessore , che nelle ultime ore ha incontrato i cittadini della zona, è di diverso parere: «E’ bene ricordare – insiste – che da quando ci siamo insediati, non abbiamo mai acquistato nessun autovelox, ne’ troppo piccolo, ne’ troppo grande, ne’ per far cassa».
L’impianto, infatti, era già in Comune. L’amministrazione ha acquistato le colonnine arancioni: «Difendo con forza – dice – il progetto e durante l’ultima riunione della consulta rionale del quartiere Ceppine ho avuto modo di ascoltare giudizi positivi sui VeloOk installati in Via Rossini. Niente impedisce o impedirà alla Polizia Urbana di posizionare i classici autovelox in prossimità dei dissuasori e sanzionare eventuali abusi, ovviamente in presenza di un vigile, come prescrive la legge.
Niente impedisce di ripetere una campagna di rilevamento delle velocità e verificare come siano cambiate le abitudini degli automobilisti. Niente impedisce, qualora le velocità registrate fossero elevate, di richiedere alla società un kit adattatore per alloggiare il nostro vetusto autovelox all’interno dei VeloOk. Tutta questa polemica risulta francamente pretestuosa e poco comprensibile. In mancanza di vere argomentazioni, si ricorre al solito chiacchiericcio: prima le fantomatiche moschee, ora la colossale fandonia sull’acquisto di ingombranti autovelox».
L’opposizione non ci sta: «Questa vicenda – replica , consigliere del Movimento Prealpino – è la dimostrazione lampante di quanto l’assessore Scrivo sia inadeguato. Era sufficiente ammettere l’errore, non c’è nulla di male. Si può sbagliare e invece continuando a insistere dimostra ancora una volta di non essere pronto per ricoprire questo ruolo».