– La trasmissione televisiva di Rai 1 di sui Dieci Comandamenti ha avuto un successo di pubblico straordinario.
Tra i dieci milioni di telespettatori sicuramente anche tanti sacerdoti e uomini e donne di Chiesa; tra questi anche , che pare abbiamo telefonato a Benigni per congratularsi e certamente anche il parroco della comunità pastorale di Casciago Morosolo Luvinate e Barasso don , che si schiera senza esitazioni dalla parte dell’artista toscano premio Oscar per “La vita è bella”.
«Io sono uno tra i milioni di persone che hanno seguito la trasmissione, anche se solo la seconda parte, e ne sono rimasti colpiti ed affascinati» premette don Norberto, che tiene una rubrica intitolata “Puntine” sul sito web della parrocchia, dove annota pensieri e riflessioni. «Benigni – prosegue il parroco – non è un vescovo o un catechista, non è un politico o un giornalista, non è un biblista o uno scrittore; si tratta di un artista o meglio di un poeta,
come ben sappiamo». Meglio di tutte queste categorie di persone ha saputo fare l’attore toscano, tenendo incollati davanti alla schermo milioni di italiani per uno spettacolo di due ore senza interruzioni pubblicitarie; non certo un profeta ma sicuramente un poeta.
«È proprio del poeta avvicinare il mistero al materiale ed il cielo alla terra – osserva don Brigatti – di fatto è riuscito a tenere attaccati al video gli ascoltatori per più di due ore, senza essere banale, senza rischiare di fermarsi unicamente alle battute, senza rimanere nel vago o nello scontato». Adesso però, la bella “lezione” di teologia che il comico toscano ha rivolto non solo ai cristiani ma a tutti, non deve andare dispersa; per questo don Norberto invita i suoi parrocchiani a “fare Benigni”.
«Con questo intendo dire che bisogna operare su due linee – spiega il prevosto – la prima è quella di continuare ad approfondire, a pensare, a studiare meglio ciò che queste parole così antiche ci hanno detto; l’altra linea rimane più semplice e consiste nel mettere in atto ciò che abbiamo ascoltato a proposito di questi comandi così importanti per la convivenza tra gli uomini e per la felicità. C’è solo da agire, “facendo Benigni”, nel senso di essere poeti concreti».
I Dieci comandamenti hanno una forza attuale straordinaria come anche lo spettacolo dell’attore toscano ha dimostrato; il pubblico televisivo, le persone, hanno bisogno di messaggi positivi. «Dovremmo solo decidere di “fare Benigni” e aumentare il numero di persone stufe di essere come tanti che rubano, che non onorano, che uccidono, che dicono il falso, che rompono le unioni, che non vogliono amare».