Uno spiraglio per la Franz Isella Spunta un’offerta?

Una flebile speranza anima i 52 dipendenti dell’azienda di Casciago, commissariata dopo l’inchiesta che ha investito il gruppo Castiglioni

– Qualche spiraglio, seppure flebile, si apre sul futuro dei 52 dipendenti della Franz Isella di Casciago, azienda del gruppo Castiglioni, oggi commissariata a seguito dell’inchiesta giudiziaria che ha investito le società della famiglia.

Proprio in queste ore si sta raggiungendo l’accordo tra i sindacati e la proprietà per riaprire la mobilità e consentire a sette lavoratori dell’azienda di riuscire ad andare in pensione nel giro dei prossimi anni.
È una corsa contro il tempo, perché quando entreranno in vigore le nuove regole introdotte dalla riforma Fornero, il periodo di mobilità per i lavoratori over 50 scenderà da tre a due anni, mentre per i lavoratori over 40 da due a un anno e mezzo.

«Alla Franz Isella lavorano diverse persone che hanno più di 50 anni – spiega Flavio Cervellino della Fim Cisl dei Laghi – con la riapertura della mobilità, riusciremmo ad accompagnare alla pensione diversi lavoratori».
L’attuale situazione dei dipendenti è drammatica; i lavoratori sono senza stipendio e senza l’assegno dell’Inps per la cassa integrazione.
Gli ammortizzatori sociali si sono esauriti una settimana fa, lasciando i dipendenti senza alcun ammortizzatore sociale, ma messi in ferie fino al prossimo 15 gennaio.

L’azienda aveva promesso di versare ai lavoratori, entro la fine della scorsa settimana, una mensilità pregressa; cosa che non è ancora avvenuta.
«C’è un grosso problema di liquidità – afferma Cervellino – ma ci hanno garantito che non appena arriverà un bonifico da parte di un cliente, la mensilità verrà versata». Intanto si fanno sempre più insistenti le voci di un interesse per la Franz Isella da parte di un gruppo imprenditoriale; i commissari dovrebbero valutare l’offerta durante il periodo natalizio ed esprimersi a gennaio. «Non sappiamo di più riguardo questo interesse, ma a quanto ci hanno riferito dovrebbe trattarsi di un’offerta vera e non di un bluff» sottolinea l’esponente della Fim Cisl.
Nessuno ovviamente, vista la situazione così critica, se la sente di sbilanciarsi, ma qualche spiraglio concreto si starebbe stagliando all’orizzonte.

Il sindacato è impegnato anche su un altro fronte, spalleggiato anche dal sindaco di Casciago Andrea Zanotti, che sta seguendo da vicino la vicenda e che ha scritto una lettera ai commissari liquidatori, i quali dovranno valutare nei prossimi giorni la richiesta di poter ammettere la newco Castiglioni Houses ai benefici del decreto Prodi bis.
L’ammissione è stata concessa alla Franz Isella ma paradossalmente non alla newco in cui sono in capo i 52 dipendenti dell’azienda; se il tribunale dovesse dare il suo assenso all’ammissione, i lavoratori potrebbero beneficiare di un anno di cassa integrazione straordinaria.
Una mossa alternativa potrebbe essere quella di provare con la cassa in deroga dopo le modifiche introdotte dalla Regione; gennaio sarà il mese della verità.